La camera da letto è un ambiente importante della nostra abitazione. In qualche modo, infatti, essa rappresenta la zona più privata della casa, è un ritaglio intimo, dove appendere foto, immagini e conservare ricordi a cui siamo affettivamente legati. Quali colori per le pareti della camera da letto scegliere quindi?
Abbiamo già parlato di colori per per pareti e di come queste siano legate allo stato d’animo già in altre occasioni, essendo questo un tema sempre attuale.
Oggi parliamo dello stesso argomento, ma con una particolare attenzione al loro utilizzo nella stanza da letto.
Sicuramente, un modo di impiegare le vernici per interni che non stanca mai e mette tutti d’accordo è la scelta e l’abbinamento di colori classici.
Purtroppo, il concetto di classico per noi spesso significa qualcosa di già visto, consolidato, abitudinario e in effetti, durante la seconda metà del ‘900, quando abbiamo realizzato migliaia di edifici costruendo quelle che sono le nostre attuali periferie, in fin dei conti abbiamo utilizzato quasi ed esclusivamente bianco, accompagnato da alcuni toni, talvolta infelici, sul marrone, dorato e o altri colori tendenti allo scuro.
In verità, già gli antichi Romani erano usi servirsi in modo creativo anche di colori piuttosto accesi, quali:
Quindi, è corretto pensare che un colore di pittura che al nostro gusto ci pare innovativo e quindi moderno, sia in verità più propriamente un colore antico, classico e classicista.
Quali sono invece le tonalità definibili moderne?
Come spiegato, possiamo usare alcune soluzioni che per il gusto comune possono sembrare innovative ma che invece affondano le loro radici nell’antichità.
Comunque, quando il nostro occhio non è abituato ad esse il risultato richiama qualcosa di nuovo. Oltre a ciò esistono altri colori che sono propriamente più contemporanei. Spesso non si tratta di un vero e proprio colore, ma di un modo di reinterpretarlo. Per esempio, è antico un verde con un punto di nero, così come un come rosa effetto calce con un punto di nero.
È invece moderno un rosa o un verde che presentino una nota acida, particolarmente viva e che stacca rispetto al contesto.
È sensato pensare che questi dettagli debbano essere usati con parsimonia, per evitare di appesantire in modo eccessivo la stanza da letto.
Lo shabby è un modo moderno di pensare i colori e la finitura degli oggetti. Viene detto anche shabby chic. Infatti, il termine shabby in inglese richiama il concetto di usato, vecchio, di seconda mano, di poca importanza. Il fatto di accostare ad esso la parola chic, un aggettivo che esprime l’idea di ricercato e sofisticato, crea un ossimoro interessante.
È shabby chic l’utilizzo di colori pastello, caldi, avvolgenti e rassicuranti. Come per esempio il celeste, l’azzurro, il marrone, il grigio, il tortora. Tutti reinterpretati all’insegna di toni chiari e distesi.
Oltre a ciò, è shabby prendere un’antica cassapanca e restaurarla applicando questi colori e ottenendo un effetto finale decapato, lasciando in semitrasparenza il materiale sottostante.
Parte del carattere identitario dello shabby, in effetti, richiama il gusto country delle case di campagna ma con un tocco di ricercatezza in più, che lo discosti dal gusto classico e consolidato tipico di queste.