Il parquet è una finitura che ormai da tempo immemore non passa mai di moda. Il materiale costitutivo è il legno, e la tavola si compone in verità di più essenze. La parte inferiore è genericamente composta da strati di legno incrociati in modo da assicurare la stabilità dell’elemento. La parte superiore invece può essere realizzata con più essenze, ma genericamente in buona parte dei casi si parla di rovere massello.
Tale prodotto raggruppa un alto numero di caratteristiche. Di per sé ha sempre portato il fascino del materiale di montagna, nordico. E quindi in automatico richiama l’idea di caldi ambienti residenziali su cui camminare scalzi in pieno inverno. Col tempo questo fascino non solo è rimasto intatto, bensì si è ampliato, acquisendo fondamentali note di gusto moderno.
Ma alla base di tutto sta l’incollaggio. Un ottimo prodotto, se mal posato, con materiali non di qualità o inappropriati rispetto al contesto può essere rovinato. Vediamo allora la posa dei pavimenti lignei con un focus sulla colla per parquet.
In passato abbiamo visto insieme i “Pavimenti in parquet, il colore e il calore del legno”. Oggi dedichiamo la nostra attenzione alla colla per parquet, iniziando dai metodi di posa. Innanzitutto spieghiamo che esistono sostanzialmente 2 modalità di posa:
Di fatto nel primo caso procediamo con una tecnologia a secco, e quindi vale a dire senza l’utilizzo di collanti. In che modo? Viene steso preventivamente sul piano di calpestio un materassino dallo spessore di 2-4 mm.
Tale materassino farà da base d’appoggio per le tavole le quali verranno direttamente posizionate su di esso. Esso avrà funzione di attutimento e di isolamento acustico. Ma, in termini meccanici, il tavolame risulterà semplicemente poggiato e non incollato. Questa strategia si usa spesso nel caso che agiamo in sovrapposizione rispetto ad un pavimento esistente.
Nel secondo caso invece, che più ci riguarda, ci serviamo di collanti umidi che poi seccando si consolidano e garantiscono la solidarietà fra supporto sottostante e pavimento.
Quali sono i vantaggi di quest’ultimo metodo e i fattori cui prestare attenzione?
Alcuni benefici sono:
Lo svantaggio principale è che prima di procedere alla stesura della colla dobbiamo curarci di pulire bene il supporto sottostante e ottenere un po’ di ruvidità e scabrosità perché avvenga la presa. Generalmente i pavimenti in ceramica vengono lavorati a tali fine.
Approfondiamo l’ultimo punto. Nel caso procediamo con posa flottante il legno non viene mai fissato propriamente. Quindi rimane un’intercapedine non sigillata. Ebbene, data questa considerazione vi sconsigliamo tale soluzione in appartamenti posti a piano terra o in zone di campagna. Infatti, purtroppo, in questi casi formiche o similari potrebbero trovare caldo riparo nel periodo invernale proprio al di sotto dei vostri piedi! È chiaramente un’ipotesi che si verifica solo raramente e solo negli ambienti sopra indicati. Ma può accadere.
Vediamo dunque le tipologie di colla per parquet disponibili nel mercato. Il distinguo fondamentale riguarda principalmente la tecnologia costitutiva del prodotto:
Di fatto trattasi generalmente di prodotti a base poliuretanica che, nel primo dei due casi, induriscono autonomamente una volta applicate. Nel secondo caso, invece, vengono mescolate con un secondo componente perché avvenga il processo di presa.
Entrambe le colle per parquet, se di qualità, presentano caratteristiche meccaniche idonee al materiale:
Tali prodotti rilasciano un quantità per quanto minima di esalazioni dovute al processo chimico di indurimento. Questo è normale e rientra perfettamente nella soglia dell’accettabilità, però è sempre bene scegliere prodotti di qualità che curino questo aspetto. Quindi controllate i contenitori sui quali vengono riportati i dati d’interesse e i dovuti simboli di ecocompatibilità.
A proposito di ecompatibilità, sono già presenti e in fase di sviluppo tecnologico alcuni prodotti a composizione sempre più naturale.
La quantità di colla necessaria durante la posa prevede non più di 1 kg per metro quadrato, con variazioni dipendenti dalla irregolarità superficiale del supporto.
Esistono di certo numerose tipologie di colle e di varie qualità, ma possiamo dire per concludere che esse rientrano in un range di 3-7 €/kg.