Chiodi per legno: tipologie, impieghi e consigli di utilizzo

22/12/20

La scelta del tipo di chiodo da utilizzare è fondamentale ai fini della sicurezza e della solidità di svariati lavori di manutenzione, assemblaggio, costruzione e bricolage.

In particolare, la lavorazione del legno per realizzare mobili, complementi d’arredo e oggettistica decorativa per la casa richiede l’uso di chiodi specifici, da scegliere in diversi formati e lunghezze in base al tipo di lavoro da eseguire.

Esistono diverse tipologie di chiodi per legno, classificabili perlopiù in base al materiale di cui sono fatti e agli impieghi prevalenti.

In base al materiale possiamo distinguere chiodi di ferro, chiodi d’acciaio e chiodi zincati, mentre tra gli impieghi più comuni troviamo chiodi da falegname, chiodi da carpentiere e chiodi da tappezziere.

Chiodi per legno: materiali, tipologie, impieghi

I chiodi per legno, strumenti pratici, efficaci e sbrigativi per unire tra loro due elementi in legno, rappresentano la soluzione ideale per qualsiasi necessità di riparazione e manutenzione, ma anche per costruire e assemblare mobili, oggetti e complementi in legno: avere a disposizione una buona scorta di chiodi per legno, di vari tipi e misure, è un buon metodo per far fronte alle diverse esigenze di lavorazione.

Ma quanti tipi di chiodi per legno esistono? Che differenze ci sono tra una tipologia e l’altra?

Scopriamolo.

Chiodi per legno: di che materiale sono fatti?

Come già accennato, i materiali più comuni per la realizzazione dei chiodi per legno sono l’acciaio, il ferro e il rivestimento in zinco.

I chiodi in ferro e i chiodi zincati sono entrambi realizzati con filo trafilato lucido in acciaio a basso tenore di carbonio. La differenza tra le due tipologie risiede nel trattamento post-produzione cui vengono sottoposti i chiodi zincati.

In sostanza, viene applicato uno speciale rivestimento in zinco che rende i chiodi resistenti all’ossidazione e, dunque, ideali per un utilizzo esterno.

I chiodi zincati, ad esempio, vengono applicati con successo nella costruzione di tettoie in legno, mobili da giardino, pergolati e altre strutture in legno da esterno, esposte all’azione continua degli agenti atmosferici.

I chiodi in acciaio, dalla caratteristica testa tonda, si distinguono per durezza e resistenza. Non piegandosi risultano perfetti per appendere quadri e altri oggetti alla parete o per inchiodare tra loro legni molto duri.

chiodo per legno in muro

Tipologie di chiodi per legno

Tra le tipologie di chiodi per legno più comuni e versatili troviamo:

  • Chiodi da carpentiere
    I chiodi da carpentiere con testa piatta e lunghezza media di 150 millimetri sono tra i più diffusi e utilizzati per lavorazioni in legno sia da interno che da esterno (nella versione zincata).
  • Chiodi a testa persa
    Chiodi di piccole dimensioni con testa conica di poco più grande del gambo particolarmente utili per fissare finiture in legno quali battiscopa, bordi, pannelli decorativi, perline, e per tutti quei lavori in legno in cui vi sia necessità di nascondere il chiodo alla vista.
    Come intuibile dal nome, la testa di questi chiodi si incassa perfettamente nel legno diventando completamente invisibile. La versione ad ago senza testa è adatta per fissare pannelli e altri elementi di rivestimento.
  • Ramponi
    Realizzati in acciaio, con testa a uncino e corpo asimmetrico, i ramponi misurano circa 50 millimetri, sono estremamente resistenti, non si piegano, non si deformano e sono perfetti per costruire manufatti in legno duro.

Oltre ai chiodi da legno, per gli appassionati del fai da te e della falegnameria è utile avere a portata di mano anche una serie di accessori metallici – cambrette, semenze, bullette (o borchie) – da utilizzare per fissare reti e cavi a telai o sostegni in legno, per fissare i rivestimenti di poltrone e divani o altri tessuti e passamanerie su mobili e arredi in legno, per incorniciare i quadri, per la riparazione delle scarpe e altri lavori di artigianato.

Chiodi per legno: tipologie, impieghi e consigli di utilizzo

Come piantare chiodi per legno

Ecco qualche consiglio per piantare i chiodi senza rovinare la superficie in legno o per ottenere particolari effetti.

  • Per fissare chiodini piccoli senza farsi male alle dita può essere utile usare una molletta da bucato per tenere fermo il chiodo
  • Per rendere un chiodo invisibile si può intagliare una scheggia di legno, sollevarla e piantare il chiodo; una volta inserito il chiodo, si può procedere ad incollare la scheggia di legno sopra al chiodo stesso
  • Altro metodo per nascondere un chiodo alla vista è quello di incassare la testa sotto la superficie in legno con l’aiuto di un punteruolo e poi stuccare il foro con della cera

Inoltre, è bene sapere che per aumentare la tenuta e per evitare che il legno si spezzi è meglio evitare di piantare i chiodi da carpentiere lungo la linea delle fibre del legno, né collocarli troppo vicini al margine.

applicazione chiodo per legno

Chiodi per legno: quanto costano

I chiodi per legno hanno costi piuttosto contenuti.

Un assortimento di 700-800 chiodi per legno (compreso il modello a testa persa) ha un costo medio di 6-7 euro. Con qualche euro in più è possibile acquistare una valigetta in plastica con una selezione di vari perni pannello, chiodi di azionamento, chiodi filo tondo, chiodi testa persi e unghie torsione quadrati.

Una confezione di chiodi di ferro per la lavorazione del legno, di lunghezza di circa 6 cm, costa mediamente 12-13 euro.

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