Il mercato della ristrutturazione attinge molto dalla compravendita di abitazioni. Nella maggior parte dei casi, infatti, chi subentra in un appartamento porta le sue modifiche e gli interventi di imprese edili e artigiani sono all’ordine del giorno.
Il mercato della ristrutturazione, che rimane comunque trainante in questo momento di recessione, deve però fare anche i conti con la pesante crisi delle compravendite che sta colpendo ormai da tempo il mercato immobiliare: nel 2012, rispetto all’anno precedente, sono state vendute 150.000 case in meno, con una riduzione del 27,5%. Questo è quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi.
Se nei capoluoghi la percentuale è solo lievemente migliore (-24,6%) mentre nei comuni non capoluogo sale al -26,1%, nel 2012 sono state vendute case per un totale di circa 46,4 milioni di metri quadrati (anche in questo caso, la flessione rispetto al 2011 è stata del 25,4%) con una superficie media di 104 metri quadrati. Impressionante è anche la flessione del valore complessivo di scambio: circa 75,4 miliardi di euro nel 2012, ben 27 miliardi in meno del 2011.
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