Il progetto della Casa a Sommacampagna, firmata dall’architetto Filippo Bricolo, ha previsto il riuso ai fini abitativi degli annessi rustici di una Villa settecentesca sulle colline moreniche, a pochi chilometri dal Lago di Garda e dalla città di Verona. L’intervento ha previsto, in prima istanza, la demolizione delle superfetazioni novecentesche con la messa a nudo, quasi fosse una rovina, dell’affascinante costruzione originaria. In un secondo momento, si è realizzato un nuovo ampliamento in mattoni con finitura a faccia a vista.
Tale soluzione ha permesso di rendere correttamente individuabile la parte originaria rispetto al nuovo intervento. Per ridurre l’eccessivo contrasto cromatico che si sarebbe formato tra i due paramenti murari (il colore cotto dei mattoni contro il colore grigio del sasso), entrambe le superfici, sono state coperte con una scialbatura in calce color beige. Visto da una certa distanza, all’interno del parco della villa o dal paesaggio collinare, l’edificio ampliato, appare unitario, ad una vista sempre più ravvicinata, risulta possibile distinguere chiaramente la parte originaria ed il nuovo ampliamento in mattoni.
Per ridurre, invece, il contrasto materico che si sarebbe formato tra la superficie mossa del basamento rustico in sasso e la forte linearità della nuova sopraelevazione in mattoni si è sperimentata una posa del nuovo paramento murario in grado di rendere meno uniforme l’impatto visivo della nuova costruzione. La posa dei mattoni, lunghi 30 cm, è stata realizzata ruotando i lati lunghi in maniera apparentemente disordinata a formare delle rientranze asimmetriche con leggeri angoli concavi e convessi. Tale soluzione ha conferito alla nuova superficie in mattoni un suggestivo effetto di vibrazione luminosa dovuto alla creazione di leggere ombre portate distribuite su tutta la parete.
