Lo scopo era quello di fondere la Cantina Antinori tra le colline del Chianti, tra Firenze e Siena, così Archea Associati ha scelto di piantare diverse file di viti proprio sul tetto, che dispone anche di una serie di ritagli circolari che consentono alla luce di penetrare sia al livello inferiore che superiore della struttura.
Costruito con materiali naturali come la terracotta che non solo si adatta all’architettura vernacolare, ma contribuisce anche a controllare le temperature senza eccessivi interventi meccanici, il centro di produzione e imbottigliamento vini, che ospita inoltre un ristorante, un museo, una biblioteca, un outlet di rivendita e un’area di assaggio vini, è ricoperto da uno straordinario tetto verde.
Laddove la maggior parte dei tetti verdi è costituita da sedum e altre specie vegetali adatte a isolare e controllare il deflusso delle acque piovane, la Cantina Antinori ha trasformato il proprio tetto in una produttiva estensione del vigneto. A malapena visibile da lontano il tetto spunta sul paesaggio collinare e i buchi circolari infondono la luce del sole all’interno. I proprietari hanno investito circa 67.000 € nel progetto che rivela il loro profondo attaccamento e rispetto per la terra che ha sostenuto 26 generazioni di viticoltori.
Per approfondire: Archea Associati – Progetto Cantina An0tinori
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