La flessione del mercato del calcestruzzo è molto pesante, negli ultimi otto anni è stata di oltre 47 milioni di metri cubi
I numeri che arrivano dal “Rapporto Atecap 2016”, l’Associazione che raggruppa i produttori di calcestruzzo, sono piuttosto allarmanti: lo scorso 2015 è stato infatti il nono anno consecutivo di pesante flessione del mercato, con un -10,1% rispetto al 2014.
In volumi, negli ultimi nove anni, questa flessione ha portato la produzione del 2007, che fu di 72,5 milioni di metri cubi, ai 25,2 del 2015: la perdita, in otto anni, è stata di 47,3 milioni di metri cubi.
Le cause sono purtroppo note: l’economia italiana del settore delle costruzioni è di fatto ritornata alla produzione degli anni ’60, e questa decrescita ha avuto il suo picco proprio negli ultimi anni. Il mercato delle nuove costruzioni è fermo, la ristrutturazione prevede altre tipologie di materiali e di tecniche di intervento. Si parla molto di rilancio del settore, ma i dati dicono che nel 2015 gli investimenti nelle nuove abitazioni hanno dovuto registrare una flessione del 6% rispetto al 2014, e del 1,2% nelle costruzioni non residenziali e pubbliche.