
Incentivi anche fino al 75% per le palazzine più virtuose, oltre alla possibilità di cedere il vantaggio ai fornitori per ottenere sconti immediati. E modalità di rimborso più vantaggiose: cinque anni in luogo dei soliti dieci.
La legge di Bilancio 2017, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, rende effettivi i provvedimenti in essa contenuti e, fra le altre cose, anche l’attesa proroga a fine dicembre 2017 dell’ecobonus del 65% dedicato agli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica sulle singole abitazioni.
Ma anche i condomini vogliono la loro parte – del resto è un mercato molto importante – quindi per le opere migliorative delle parti comuni sono stati approvati incentivi che possono arrivare anche fino al 75% delle spese sostenute, con in più il non trascurabile vantaggio del recupero in cinque anni e non in dieci, con la possibilità per gli abitanti di cedere ai fornitori i bonus acquisiti.
La percentuale di incentivo aumenta in maniera direttamente proporzionale al grado di efficientamento prodotto. La base è il 65%, come per le singole abitazioni, e sale al 70% se le opere vanno a comprendere almeno il 25% dell’involucro edilizio. Quindi al 75% se gli interventi arrivano a migliorare le prestazioni energetiche sia in inverno che nei mesi caldi. Si tratta di un provvedimento a lungo termine, quindi più facilmente programmabile, e saranno quindi considerate le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.
