Se la facciata della vostra abitazione riporta evidenti segni del tempo, questo potrebbe essere un buon momento per pensare ad un rifacimento completo. Esiste infatti la possibilità di usufruire del vantaggioso bonus restauro facciate.
Esaminiamo insieme quali sono gli interventi ammessi, i casi in cui è possibile accedervi, chi può farlo e in che modalità.
In questo articolo, andremo ad approfondire alcuni argomenti centrali legati a questa tematica, in modo tale da fare chiarezza. Nello specifico:
Il bonus facciate fa parte dell’ampio pacchetto dei bonus previsti dal d.l. 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio, in cui è presente anche il Superbonus 110%.
Si tratta di una detrazione suddivisa in 10 quote annuali uguali, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi volti al recupero o al restauro delle facciate degli edifici.
Gli interventi ammessi al bonus restauro facciate sono:
Per usufruirne bisogna agire sull’involucro esterno dell’edificio, purché la superficie sia visibile dalla strada o da suolo destinato ad uso pubblico. Restano dunque escluse le facciate su cortili interni che non siano visibili in alcun modo dall’esterno.
Nell’ambito del miglioramento energetico della facciata vanno rispettati i requisiti dettati dalle “linee guida per la certificazione energetica degli edifici” (decreto del Mise 26 giugno 2015) e dalla tabella 2, allegato B del decreto del Mise dell’11 marzo 2008, aggiornato al d.m. 26 gennaio 2010, riguardante i valori limite della trasmittanza termica.
I controlli e le verifiche circa la presenza di tutti i requisiti necessari all’ottenimento del Bonus vengono effettuati seguendo gli stessi criteri utilizzati per l’Ecobonus.
Hanno diritto all’agevolazione tutti i soggetti che versano i contributi, che posseggono un qualunque tipo di diritto sull’immobile dove sono previsti i lavori e che sostengono le spese di tali interventi.
Non rientrano nei beneficiari della detrazione coloro i cui redditi siano esclusivamente soggetti a tassazione separata o imposta sostitutiva: ad esempio, tutte le persone che lavorano in regime forfettario.
Tali soggetti, nel caso in cui avessero altri tipi di redditi, non riconducibili a sostituto di imposta, avrebbero comunque diritto al bonus restauro facciate.
L’immobile sul quale sono previsti i lavori di restauro della facciata dev’essere riconducibile a chi li commissiona.
Ciò significa che occorre essere proprietari dell’immobile o avere in cessione un immobile con un contratto di locazione regolarmente registrato e avere il consenso a procedere con gli interventi di recupero.
Una delle condizioni che determinano l’accessibilità al bonus restauro facciate è l’ubicazione dell’edificio.
In particolare, come previsto dal d.m. 1444/1968, l’immobile deve trovarsi in una delle seguenti zone:
Restano esclusi tutti gli immobili ubicati nelle zone C,D,E ed F.
La risposta è sì. Così come per il Superbonus 110% e il bonus restauro facciate, le spese accessorie rientrano nella detrazione.
Nella categoria “spese accessorie” rientrano tutte quelle spese che fanno sì che i lavori vengano eseguiti a regola d’arte, a partire dalla progettazione e verifica degli stessi:
Tutte queste voci rientrano nel calcolo dell’ammontare della cifra da porre come limite per la detrazione fiscale.
Fornaci Calce Grigolin ha da poco presentato un nuovo prodotto della linea Palladio: si tratta del rasante Multicalce, dedicato alle finiture di tutti i tipi di superfici.
Palladio Multicalce è un rasante bianco universale, fibrato, a base di calce aerea Microcalce CL 90-S e cemento bianco, per il restauro e rasature, anche a spessore, delle superfici interne ed esterne, su nuove costruzioni ed edifici di interesse storico/architettonico.
Il prodotto è indicato per interventi di:
Palladio Multicalce è utilizzabile come rasante su superfici esistenti. Può essere applicato su superfici già tinteggiate (senza utilizzo di primer) previa verifica del supporto.
La caratteristica principale di Palladio Multicalce sta anche nel nome: l’utilizzo della calce aerea come legante principale.
In particolare viene utilizzata la Microcalce CL 90-S, la speciale “fiore di calce” micronizzata a elevata purezza prodotta nell’impianto di Ponte della Priula TV.
Le caratteristiche della calce, unite alla particolare formulazione, rendono Palladio Multicalce il prodotto ideale per il interventi di restauro localizzato, interventi a elevato spessore in unica mano, e quindi realizzazioni dove si rende necessario “riportare a livello” una superficie esistente.
La granulometria max. 1,2 millimetri consente un utilizzo universale del prodotto, grazie alla sua “morbidezza” e al modulo elastico basso viene consigliato anche sulle superfici delicate, in quanto meno rigido dei prodotti a base di cemento Portland.
In perfetta compatibilità con gli intonaci a base calce, Palladio Multicalce è il prodotto ideale negli interventi su edifici vincolati e di interesse storico.
Per accedere al bonus restauro facciate, i pagamenti da parte di persone fisiche non titolari di reddito d’impresa vanno effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche per via telematica.
Occorre indicare la causale del versamento, il proprio codice fiscale e il numero di partita iva o codice fiscale del soggetto a cui viene erogato il pagamento.
I titolari di reddito d’impresa invece, non sono obbligati a pagare tramite bonifico.
Anche per i condomini è possibile accedere al bonus restauro facciate. La richiesta all’agevolazione può essere presentata da uno dei condòmini in veste di delegato oppure, come succede più comunemente, dall’amministratore del condominio.
Che avvenga tramite delega di un condomino o che se ne occupi l’amministratore in prima persona, gli adempimenti necessari a richiedere la detrazione restano i medesimi.
Tra le altre cose, il portavoce dell’iniziativa dovrà farsi carico di conservare tutta la documentazione in copia originale (fatture, ricevute di bonifico, consenso dei lavori.