
È mancata la ciliegina sulla torta delle detrazioni fiscali, ma non ci si può comunque lamentare. Ma la crisi di governo non ha aiutato
Probabilmente, non siamo nelle condizioni di poter esagerare – e a volte pare che abbiano anche ecceduto – perché non possiamo certamente dire che il settore dell’edilizia non sia stato abbondantemente graziato da una infinità di bonus fiscali. Ma il fatto che la Legge di bilancio 2017 non consideri queste agevolazioni anche per le bonifiche dall’amianto nei condomini forse è una leggerezza che si poteva evitare. E magari anche la valutazione sismica senza lavori. Per quanto riguarda la cessione del credito d’imposta sui lavori nelle singole unità immobiliari pareva troppo bello sin dall’inizio, per la sistemazione del verde nelle aree pertinenziali, ce ne faremo una ragione.
Vista l’aria che tira, ci accontentiamo di quel che c’è, che non è poco, ma è evidente che certe priorità, e ci riferiamo soprattutto alla dismissione dell’amianto, non dovrebbero essere messe in discussione.
Via libero dunque per gli ecobonus per l’efficientamento energetico, una percentuale “a salire” dalla base del 65%, a seconda del grado di virtù raggiunto. Prorogato anche fino a dicembre 2017 il bonus 50% per le ristrutturazioni nelle singole abitazioni, e confermato anche il bonus mobili. Fino al 2021 sarà invece possibile utilizzare la detrazione del 50% per gli interventi di antisismica. Anche questo sisma bonus potrà arrivare fino al 70% o all’80% nel caso di miglioramento di una o due classi di rischio. Insomma, chi si accontenta, lavora.
