La casa con il camino ha un forte impatto visivo: basta la presenza di una fiamma accesa a rendere subito gli ambienti più accoglienti e familiari.
Tuttavia, non bisogna limitarsi a immaginare solo la versione classica del camino in muratura. Non che questa veste non abbia fascino, ne ha eccome!
È anche vero però che il settore del termoarredo ha fatto passi da gigante negli ultimi anni realizzando camini, biocamini e stufe a bioetanolo sempre più curati nel design, nei colori e nella tecnologia utilizzata.
Per avere un’idea della misura dei cambiamenti intervenuti nella progettazione del camino, basti pensare che attualmente vengono realizzati camini con tv e tecnologia integrata, camini tridimensionali e camini programmabili.
Una delle nuove tendenze del termoarredo è il caminetto elettrico ad acqua o a bioetanolo senza canna fumaria: si tratta di camini green e amici dell’ambiente che non inquinano e non emettono particolato e benzoapirene, sostanze dannose per la salute.
Le versioni a bioetanolo utilizzano un particolare tipo di alcool di origine vegetale che durante la combustione genera solo anidride carbonica, vapore acqueo e calore, proprio come una persona che respira.
Il biocamino conserva lo charme della fiamma ma elimina tutti gli inconvenienti legati alla legna che arde: nessun vincolo di installare la canna fumaria, niente fumo, cenere e fuliggine!
In base al modello di bruciatore, è in grado di riscaldare gli ambienti con una potenza variabile tra i 2 e gli 8 Kw. Per tale motivo, il biocamino è ottimo come sistema di riscaldamento aggiuntivo all’impianto di riscaldamento principale, mentre non può essere usato come unica fonte di calore in ambienti di medie-grandi dimensioni.
Il combustibile, ossia il bioetanolo, si versa direttamente nel bruciatore manuale tramite un apposito imbuto. Il bruciatore automatico, invece, si riempie in autonomia semplicemente collegando il tubo in dotazione.
Il biocamino manuale si accende con un accendigas o un fiammifero lungo, mentre la versione automatica necessita del collegamento alla presa elettrica e si avvia premendo il pulsante del bruciatore. I modelli più evoluti possono essere collegati ai sistemi di domotica e gestiti da remoto tramite le applicazioni per Smartphone nelle principali funzionalità: accensione/spegnimento, regolazione potenza della fiamma, timer, controllo consumi, dispositivi di sicurezza.
È molto importante dare indicazioni precise e corrette sul funzionamento del camino a bioetanolo a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di prodotto. Conoscere le caratteristiche dell’alimentazione a bioetanolo rispetto ai più classici sistemi a legna, pellet o gas, è fondamentale per permettere all’utente di fare un acquisto consapevole.
Invece sul web si trovano spesso informazioni confuse e scorrette che creano falsi miti e alimentano i dubbi dell’acquirente.
Cerchiamo di fare chiarezza e sfatare qualche falso mito sul camino a bioetanolo.
I biocamini di qualità vengono progettati con bruciatori estremamente efficaci, capaci di garantire una combustione ottimale e di non emettere odori sgradevoli (a patto che venga alimentato con bioetanolo di ottima qualità).
Veniamo ora ai vantaggi di scegliere un camino a bioetanolo come sistema di riscaldamento supplementare per la propria casa.
Non è possibile fornire un prezzo preciso per i caminetti a bioetanolo, poiché le variabili in gioco sono tante: le caratteristiche estetiche, i materiali impiegati, la potenza, gli accessori.
Tuttavia, è importante stabilire una soglia minima al di sotto della quale è preferibile non scendere, perché ciò significherebbe correre il rischio di acquistare prodotti non conformi.
Il prezzo minimo per un biocamino di piccole dimensioni e buona qualità è di circa 600 euro. I modelli da parete hanno un prezzo inferiore, tra gli 80 e i 150 euro.
Il prezzo massimo, invece, può essere stimato intorno ai 3.000 euro. Si tratta di modelli di design con accensione automatica, presenza di più bruciatori e strumentazione extra (ad esempio,il rilevatore di monossido di carbonio).