L’appartamento è situato in un edificio chiamato Botti Rubin’s. Con l’architettura Brutalista, la costruzione è un tipico esempio della produzione della scuola di architettura Paulista, risalente alla metà del 1960. I concetti principali dell’intervento in questo residence di 300 mq, riguardano l’ampio utilizzo di cemento grezzo, elemento essenziale dell’architettura dell’edificio, e il riassetto territoriale al fine di fare buon uso dello spazio presente già dal progetto originale.
Così, i nuovi elementi di cemento a vista, i tavoli e i lavandini, sono stati inseriti come separazione delle zone, a loro volta, le lastre e le travi, sono state recuperate e rivestite. Inoltre, riconfigurando le pareti divisorie, è stato creato un corridoio, che ha permesso di definire chiaramente il volume delle camere da letto, la cucina e il soggiorno.
La copertura di cemento grezzo, in cui si trova la cucina, è stata posta in mezzo al soggiorno e può essere chiusa da porte di vetro traslucido. Le camere da letto configurano un nucleo, rifinito con pannelli di lacca colorata, concedendo la luminosità e il colore a tutto l’ambiente. La parete di fondo, con finitura monolitica, è stata adottata per amplificare la sensazione di uno spazio continuo, i cui limiti sono stati definiti utilizzando porte scorrevoli che possono essere trasparenti o ombreggiate a seconda della funzione di ogni area.
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