Rendere subito spendibile il credito d’imposta, invece di assorbirlo in dieci anni, non è solo l’Uovo di Colombo ma una proposta del CNA. Se sarà preso in considerazione porterà grandi benefici al mercato dell’edilizia
I lettori della “Settimana Enigmistica” conoscono la rubrichetta dal titolo “aguzzate la vista” uno degli infiniti giochi di quelle nobili pagine utili, oltre che per passare il tempo, anche per mettere alla prova l’abilità e l’ingegno dei lettori. Di questi tempi, l’ingegno è paragonabile a una sorta di valore aggiunto, aguzzare la vista sulle possibili opportunità inespresse una qualità senza prezzo.
L’idea promossa dal CNA di trasformate le detrazioni fiscali (50% e 65%) in credito d’imposta da poter cedere alle banche, un credito garantito dallo stato, significherebbe offrire a molte persone la possibilità di accedere a capitali che diversamente non avrebbero, da investire nella ristrutturazione.
In sostanza, invece di impiegare capitali e attendere dieci anni per ottenere il credito d’imposta, un po’ per anno, le banche anticiperebbero i soldi, abbassando così il capitale che il privato o chi per lui dovrebbe mettere a preventivo per effettuare gli interventi sulla sua casa. Non sarebbe un incentivo da poco, soprattutto sarebbe un inventivo vero, immediato, concreto e spendibile subito. E sarebbe un grande vantaggio per tutta quella parte di popolazione che, pur avendo la necessità di ristrutturare, non ha tante risorse da spendere.
