Mentre cerchiamo altri aiuti a Bruxelles (che poi non sappiamo utilizzare) si rende urgente anche una revisione delle attuali norme che regolano un potenziale mercato da 36 miliardi
Un mercato che vale circa 36 miliardi di euro. Sono queste le stime dell’Associazione delle imprese di ingegneria relativamente agli interventi per l’antisismica nel nostro paese. C’è da dire che per questa tipologia di opere sono disponibili le detrazioni fiscali (65%), ma che il recupero avviene in dieci anni. Forse troppi nell’attuale stato della congiuntura “sociale” nostrana.
Inoltre, la legge impone l’antisismica solo nelle nuove costruzioni, mentre in Italia l’80% circa delle abitazioni è stato edificato prima del 1974, ovvero l’anno in cui sono nate le prime norme sulla prevenzione. L’unica speranza è che la drammatica esperienza di questi giorni serva a rivedere velocemente le procedure, siano esse leggi o norme tecniche, benefici fiscali o incentivi di varia natura. Ma lo diciamo sempre.