La ripresa va costruita anche attraverso una credibile programmazione. È dello stesso parere l’Ance che propone una proroga decennale del Bonus Casa
Ogni fine anno si torna a parlare del rinnovo delle agevolazioni fiscali, i celebri “bonus” che obiettivamente tanto hanno contribuito a mantenere accettabile la congiuntura di settore.
Secondo i costruttori edili, per favorire un reale processo di modernizzazione del patrimonio edilizio esistente è necessario mettere a regime le detrazioni per la casa o prorogarle per almeno 10 anni, compresa la detrazione spettante per l’acquisto di immobili antisismici (Sismabonus acquisti). Inoltre, sarebbe opportuno estenderne l’ambito operativo dell’agevolazione per l’acquisto di immobili antisismici anche all’acquisto di immobili riqualificati in chiave antisismica, senza necessità di preventiva demolizione. Ciò consentirebbe una riqualificazione di interi fabbricati prevalentemente ubicati nei centri storici o nei borghi, nei quali non sono possibili interventi di demolizione e ricostruzione.
Ancora, per favorire concretamente i processi di rigenerazione urbana, è fondamentale permettere che il “Sismabonus acquisti” sia anche un “Sismabonus vendita”, riconoscendo la stessa agevolazione a chi cede unità immobiliari da demolire, a condizione che, entro i 12 mesi successivi, riacquisti una nuova unità immobiliare.
Insomma, una seria programmazione è necessaria, soprattutto per chi deve pensare a investimenti importanti. Ne abbiamo già parlato in più di una occasione, speriamo di non