Edilizia in crescita, ma siamo ancora lontani dai dati di dieci e più anni fa. Trainante è e sarà la ristrutturazione
Prima di esultare è forse opportuno attendere conferme dalle varie congiunturali che di solito chiudono la fine dell’anno (Cresme, Ance, eccetera). Un fatto è che l’Unione europea delle Cooperative, facendo riferimento agli ultimi dati dell’Istat, indica una crescita del settore dell’edilizia del 3,2%. Il dato è riferito al secondo trimestre 2019, rispetto alo stesso periodo dello scorso anno.
Sono dati incoraggianti – rispetto agli anni passati, l’edilizia non è più il settore cenerentola della nostra economia, ma in questo caso e in questo lasso di tempo il comparto che è cresciuto maggiormente – anche se rimangono incerti i dati occupazionali, che non hanno ancora recuperato rispetto al 2008 (800.000 unità occupate nel settore, contro 1,2 milioni di operatori nel 2008.
sempre secondo l’Unione europea delle Cooperative, la situazione potrà solo migliorare se verranno attuale politiche che favoriscano il recupero strutturale e ambientale degli edifici, oltre alla costruzione di nuove abitazioni di qualità.