
Forse più che andare avanti si va indietro, ma con i tempi che corrono ci si deve accontentare. Tornano alla grande i general contractor, ma per la distribuzione edile cambia poco
il governo accontenta le imprese e liberalizza l’appalto integrato, ma solo per i prossimi due anni. I progetti definitivi dovranno essere approvati entro il 31 dicembre 2020 e i bandi pubblicati nei dodici mesi successivi. Inoltre, il soggetto incaricato della predisposizione del progetto esecutivo non potrà assumere le funzioni di direttore dei lavori nel medesimo appalto e, sempre in caso di appalto integrato, sarà previsto il pagamento diretto dei progettisti.
l tetto al subappalto si alzerà dal 30% al 50%. La bozza prevede però che sia la Stazione Appaltante, nella predisposizione del bando di gara, a decidere se consentire il subappalto e a fissare volta per volta la quota massima subappaltabile.
Confermata l’abolizione dell’obbligo di indicare la terna di subappaltatori, già presente nelle bozze precedenti.
Oltre a queste novità, sono confermati alcuni interventi per la modifica del Codice Appalti, primo tra tutti il ritorno al regolamento attuativo unico che sostituirà il sistema di “soft law” composto da molteplici linee guida. I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che non prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali potranno essere affidati sulla base del progetto definitivo.
I professionisti che hanno realizzato il progetto di un’opera da porre a base di gara potranno partecipare alla gara per l’affidamento dei lavori a condizione che adottino adeguate misure per non falsare la concorrenza. Sono inoltre state confermate le misure che dovrebbero semplificare e soprattutto velocizzare gli interventi nelle zone sismiche.
A fronte delle nuove misure del decreto Sblocca Cantieri adottate dal governo non potevano mancare i commenti da parte degli operatori del settore così come della politica. A prima vista, più che andare avanti si torna indietro, soprattutto in termini di tutela della legalità, mentre lo snellimento delle pratiche burocratiche, che tutti si augurano, è ancora da verificare. Ma in questo momento, ciò che più conta è la ripresa dei lavori.
