Durante l’ultima edizione di Youtrade Academy, oltre ai dati di un mercato stabile anche indicazioni per raggiungere la necessaria redditività
Durante l’ultima edizione di “Youtrade Acedamy” che si è svolta lo scorso 30 giugno nello spazio di Stone City di Granulati Zandobbio, a Bolgare (BG), è stata presentata una approfondita analisi del mercato dell’edilizia. Non solo numeri e percentuali, ma anche indicazioni per il settore della distribuzione edile che sta vivendo una delle fasi più complesse della sua storia. Il problema, infatti, non riguarda solo l’andamento congiunturale, ma anche il ruolo che i punti vendita possono giocare nei prossimi anni.
La prima notizia, certamente incoraggiante, è che il mercato ha terminato la sua discesa. Ormai sono diversi gli osservatori che si sono sbilanciati in questo senso. Ciò però non è sinonimo di ripresa vera e propria, semplicemente il mercato sta consolidando la sua dimensione. E in questa dimensione si fa sempre più insistente la presenza della GDO, confermando così il trend degli scorsi anni. L’esistenza della rivendita edile, che, come abbiamo più volte sottolineato, non deve pensare di competere con la GDO sul terreno dei prezzi, si basa essenzialmente sulla capacità di generale marginalità, quindi sulla sua capacità o meno di creare valore.
Un mercato, come ha sostenuto Federico Dalla Puppa, che non ha molti margini di crescita, ma che al contempo non mostra indicazioni di flessione, presenta comunque un andamento positivo. Un mercato frammentato e praticamente sostenuto dalla ristrutturazione. Corrado Borghi ha affermato che la rivendita edile deve cercare di abbandonare la sua “rigidità” e iniziare a utilizzare alcuni accorgimenti che la GDO sfrutta da sempre: accoglienza, orari flessibili, comunicazione interna ed esterna. Ma la vera differenza la fa la specializzazione, la capacità di diventare consulenti tecnici ancor prima che fornitori di materiali.