I più puntuali operano nel Nord Est, quindi il Nord Ovest, il Centro e, fanalini di cosa, il Sud e le Isole. È questa la geografia dei migliori pagatori nazionali. E dei peggiori
Nel nord est risiedono le imprese edili più puntuali, con una quota di pagamenti virtuosi del 52,4% e pagamenti oltre il mese di ritardo del 6,3%. Segue il nord ovest con imprese puntuali nel 46,2% dei casi, il centro con il 38,7%. Critica la situazione nel sud e isole: solo 24,5% gli imprenditori virtuosi, ben il 16% i cattivi pagatori.
Forse non è il caso di fare salti di gioia, ma quando si profilano segnali di miglioramento anche lievi, è giusto segnalarli: nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, la puntualità nei pagamenti delle imprese edili italiane è abbastanza migliorata. Il Cribis conferma infatti che il 41% delle oltre 700mila imprese analizzate ha pagato i fornitori alla scadenza, mentre la media nazionale è del 35,6%.
Se a ciò aggiungiamo che i ritardi gravi sono anch’essi diminuiti (-9,6%), e che i pagamenti puntuali sono aumentati del 2,2%, eccoci di botto proiettati in un contesto virtuoso come non accadeva da tempo. In realtà, nello scorso mese di marzo, i pagamenti effettuati con un mese di ritardo sono stati il 48,5%, mentre i ritardi gravi hanno raggiunto la percentuale del 10,4%. Quindi, come si sottolineava all’inizio, le poche, buone notizie sono sempre bene accette, ma è evidente che il problema degli insoluti è ancora eccessivamente penalizzante per una effettiva crescita del nostro settore.