Sorpresa si fa per dire, perché da qualche mese si rincorrevano voci che davano il mercato del nuovo in discreta salute. La conferma a fine anno
La novità era nell’aria: molti operatori, negli ultimi mesi, riferivano (a bassa voce, per scaramanzia) una sorta di ripartenza del cemento, soprattutto per una ripresa – debole, lo ribadiamo – del mercato delle nuove costruzioni. Però, dopo tanti anni di sofferenza, anche questo comparto rialza la testa, e gli operatori maggiormente coinvolti si augurano che finalmente i tempi bui siano finiti.
Per capire un po’ di più quale dramma sia stato vissuto dalla produzione, basti pensare ai dati dell’Ufficio Studi di Federbeton: nel 2010, i consumi di cemento erano stati 33,8 milioni di tonnellate, scesi gradatamente negli anni fino ad arrivare ai 18,7 milioni di tonnellate dello scorso anno. Questo 2017, però, dovrebbe finalmente presentare numeri in crescita. Grande o piccola che sia, è sempre crescita e, soprattutto, è psicologicamente una iniezione di fiducia.