
Investimenti strutturali sul patrimonio pubblico e quindi interventi di manutenzione, conservazione, restauro e valorizzazione. Pochi, in relazione con la vastità degli interventi possibili, ma pur sempre buoni
Qualche spicciolo per la cultura male non farebbe, quindi la Gazzetta Ufficiale pubblica il Decreto ministeriale 9 settembre 2016 che destina 120 milioni al nostro patrimonio culturale.
Di questa somma, 77 milioni saranno destinati agli investimenti strutturali per interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione dei beni culturali (suddivisi in quattro anni), mentre 43 milioni verranno girati al ministero delle Infrastrutture per investimenti, appunto, sulle infrastrutture.
Anche se si tratta di somme importanti, l’idea è che si cerchi di accontentare tutti distribuendo le scarse risorse un po’ qua e un po’ là, ma senza un preciso progetto. Però anche questi stanziamenti creeranno mercato, e con i tempi che corrono sono dunque bene accetti.
