Mentre la lieve ripresa si sta dimostrando decisamente lieve, i buoni auspici non mancherebbero, in considerazione della moltitudine di agevolazioni fiscali e bonus vari che interessano la ristrutturazione. Ma sarà vera gloria?
Ancora non nevica, ma purtroppo fioccano i segni meno: la distribuzione arranca, la piccola ripresa per il settore delle costruzioni che aveva caratterizzato alcuni mesi di questo contrastato 2015 a ottobre fa segnare un segno negativo (-0,2%) rispetto a settembre, ma un – 3,8% rispetto a ottobre 2014.
Benino fino a luglio, qualcuno potrebbe dire, ma nel trimestre successivo si scende dello 0,7%, rispetto al secondo trimestre. Insomma, come era ampiamente previsto, la ripresa nel settore delle costruzioni si deve ancora materializzare in modo strutturale. Per la distribuzione edile, si procede a vista e a macchia di leopardo. Far previsioni è un azzardo assolutamente inutile.
Intanto, per il triennio 2016/2018 il governo ha stanziato 300 milioni per la valorizzazione dei beni culturali, denari che saranno anche destinati al recupero e al restauro conservativo. In materia di scuola, un recente studio di Lagambiente segnala che il 39% delle scuole ha urgente bisogno di manutenzione.
Ogni giorno ci sono indicazioni di stanziamenti, di agevolazioni fiscali, di bonus vari. Si parla quasi solo di recupero dei centri storici, delle periferie degradate, e così via, ma al momento sembra difficile “monetizzare” queste opportunità. Sembra complicato, in sostanza, comprendere se e che cosa la distribuzione edile sarà in grado di intercettare di un mercato che, come è sempre stato sostenuto, dovrebbe essere il “suo” mercato. Il condizionale è d’obbligo.
