Ai dati della fragile ripresa, comunque benvenuta, si devono aggiungere anche valutazioni che riguardano il modus operandi dell’attività edilizia. Se la strada dei settori in crescita è chiara per tutti, l’attenzione va rivolta alla qualità globale dell’approccio ai lavori
Fra i segnali più convincenti della ripresa, le più recenti analisi di mercato confermano l’aumento dell’occupazione nel nostro settore. Nel 2015, infatti, si registra un +3%, che certamente non può recuperare gli oltre 378.000 operatori che hanno dovuto cessare la loro attività fra il 2009 e il 2014, ma che comunque rappresenta un segnale di speranza.
Ciò che il Cresme ha ieri sottolineato è come il settore delle costruzioni sia fra i più deboli nell’economia generale del nostro Paese. Come non ci sia una ripresa globale del comparto ma come i segnali positivi riguardino solo alcuni settori specifici. I temi dominanti della nuova economia costruttiva riguardano gli aspetti sostanziali del recupero e della manutenzione. Tutte le indicazioni portano a un miglioramento qualitativo del prodotto edilizio.
Efficienza energetica sul costruito, quindi adeguamento delle prestazioni anche per il patrimonio esistente, sicurezza dei prodotti da costruzione (prevista dal Regolamento dell’Unione Europea 303/11), prevenzione e sicurezza per le abitazioni, confort abitativo nella più ampia accezione del termine. Si vira quindi decisamente verso una edilizia sostanzialmente nuova, che prevede l’utilizzo di prodotti certificati dalla prestazioni garantite. In questo c’è la vera novità che deve presto entrare nel nuovo linguaggio tecnico. Può essere un segnale anche il fatto che la produzione abbia fatto segnare a settembre un incremento del 4,6%, anche se, nei primi otto mesi dell’anno si era registrata una flessione del 3,2%, rispetto allo stesso periodo del 2014.
Ci sono anche altri aspetti da considerare, e non sono cosa da poco: si parla sempre più insistentemente di BIM (Building Information Modeling), cui il Cresme ha dedicato buona parte del suo Convegno di ieri, nella sessione pomeridiana. Si tratta, in sostanza, del ciclo di informazioni che riguardano un edificio, dalla sua progettazione alla sua costruzione, fino alla manutenzione. Una raccolta di informazioni che riguardano i prodotti e le loro proprietà, le tecniche costruttive, e così via. Ovviamente, essendo una materia complessa, e peraltro non standardizzata, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti. Ma basta anche solo accennarne per comprendere che sarà davvero difficile costruire ”come una volta”. Un altro elemento di selezione del mercato?
