Una delegazione italiana si incontra con il Primo ministro rumeno per favorire la presenza delle nostre imprese. L’iniziativa è promossa dall’Ance e dall’Oice
Il titolo poteva essere: come cambia il mondo. Ma, in realtà, non c’è davvero da stupirsi. Le imprese edili italiane, ovviamente il riferimento è alle grandi imprese, proseguono nella loro marcia verso l’internazionalizzazione e incontrano il governo rumeno e le principali società di quel paese.
L’Italia, del resto, è il secondo partner commerciale della Romania (dopo la Germania), un paese che offre prospettive di grande interesse per le imprese del settore costruzioni. La rete ferroviaria è in ammodernamento. Sono previsti la realizzazione di diversi aeroporti, così come interventi per il potenziamento della viabilità, delle metropolitane, delle strutture portuali. Dall’ambiente alle infrastrutture ospedaliere, dall’edilizia residenziale a quella commerciale, dalla rigenerazione urbana fino alle azioni di riqualificazione della ricettività alberghiera, sono tanti i campi di possibile partnership per le aziende italiane, anche perché la Romania investirà ingenti risorse assegnate dall’Unione Europea nell’ambito della programmazione finanziaria 2014-2020.
È opportuno notare come l’industria delle costruzioni nazionale riesca a sopravvivere proprio grazie agli interventi all’estero. L’incidenza estera sul fatturato globale, negli anni della nostra crisi, è passata dal 31 al 65%. Ed è anche logico che, oltre ai grandi general contractor, anche le imprese edili di media dimensione abbiano trovato nei mercati esteri linfa vitale.
L’obiettivo dell’Ance, così come della politica in senso lato, è infatti quello di far crescere la presenza delle Pmi sui mercati esteri, e i risultati non sono mancati. Le imprese italiane hanno sviluppato una presenza capillare sui mercati internazionali: operano in circa 90 Paesi nei 5 continenti, con un fatturato estero, in costante crescita, per oltre 100 miliardi di euro. L’industria italiana delle costruzioni, evidentemente, è una delle più importanti, avanzate e apprezzate al mondo. Speriamo che possa presto manifestare le sue qualità anche in Italia, dove qualcosina da fare ci dovrebbe essere.
