Dopo la situazione pagamenti europea di qualche giorno fa, conosciamo i dati interni, da una ricerca sempre effettuata da Cribis D&B
Mentre il presidente del Consiglio Matteo Renzi (“IlSole24 Ore” di oggi) si propone di sbloccare 20 miliardi di cantieri nei prossimi diciotto mesi, lavorando in stretto contatto con l’Ance – è questo l’obiettivo del governo e ci auguriamo che venga raggiunto – andiamo più modestamente a verificare lo stato dei pagamenti commerciali nel nostro paese, relative al primo quadrimestre 2015, affidandoci ancora una volta allo studio di CRIBIS D&B.
Da questa ricerca è emerso che dopo il forte calo degli ultimi anni i pagamenti puntuali nel settore sembrano essersi stabilizzati. Nel primo trimestre, infatti, il 39,8% delle imprese edili paga puntualmente i propri debiti, dato superiore alla media nazionale del 36,3%. Il 46,3% delle stesse ha regolato le fatture entro un mese dalla scadenza, ammontano invece al 13,9% i casi dei ritardi gravi ossia quelle situazioni in cui il pagamento avviene oltre trenta giorni dopo la scadenza della fattura. A oggi è proprio la percentuale dei ritardi gravi a preoccupare di più, in quanto è cresciuta rispetto al 2010 del 178%.
Il comparto degli installatori è il più performante del settore, con il 40,6% di imprese puntuali. Segue l’edilizia (39,8%) e la costruzione di edifici (38,4%), in difficoltà invece l’edilizia specializzata con il 33,2% di imprese puntuali e il 16,8% di ritardi gravi. Quest’ultimo dato è abbastanza sorprendente.
A livello territoriale, è il Nord Est la macroarea più virtuosa con ben il 51,6% di aziende puntuali. Al contrario appare difficile la situazione per le imprese edili al Sud e Isole, dove solo il 21,1% paga alla scadenza.
(Fonte: infobuild.it)
