A Frassanito un vecchio fabbricato della Riforma Fondiaria, risalente al 1945/50 è stato ristrutturato e convertito in azienda agricola o boutique hotel. L’edificio è nato in origine come scuola del borgo, in seguito chiusa. In disuso e in stato compromesso da diversi anni, è stata presa la decisione di abbattere l’edificio al fine di recuperare gli spazi sotto il livello del suolo. Il recupero mirava inoltre a dotarlo di un elevato grado di isolamento, vista la vicinanza con mari e laghi.
Il riscaldamento è a pavimento, le tegole tutte fatte a mano da un artigiano del posto, i materiali sono per la maggior parte di recupero o prodotti localmente. Come le pastine: in parte recuperate da vecchi appartamenti, in parte prodotte da un’azienda che usa ancora le vecchie tecniche di produzione.
gGli ambienti vengono riscaldati grazie ad una grossa caldaia a legna che riscalda la Masseria e anche la casa. Le camere sono dotate di un doppio impianto per il riscaldamento ed il raffreddamento. La produzione dell’acqua calda (ed in parte anche il riscaldamento dell’acqua della piscina interna) è affidata ad un impianto solare.
L’arredamento è un mix tra materiali poveri, pezzi di antiquariato, oggetti di recupero, il tutto amalgamato da un sapore Salentino, delle sue campagne, dei suoi colori. I pavimenti sono di pastine in salotto; di chianche di Ostuni (quelle bianche) in alcune camere e nelle piscine; di chianche di pietra nera in altre camere. Tutti gli esterni sono in cianche di pietra leccese come le cornici esterne delle finestre. Spesso cianche e pastine si incontrano, spesso come elementi di arredo.
Vecchie porte fungono da quadri, inginocchiatoi da comodini, l’arte sacra è onnipresente. Tocchi di blu riscaldano l’aria e gli infissi grigi danno carattere alla facciata e creano un filo conduttore nella casa. Ogni camera è arredata in maniera diversa e ogni camera ha un suo senso. I cavalli e gli animali in genere, irrompono prepotentemente nel senso della Masseria: dal logo col disegno dell’asinello, alla camera 5 arredata con i finimenti dei cavalli, a quadri di mucche e gabbie di uccellini. Il tutto a ricordare che Masseria prosperi è uno stile di vita, un’esperienza.