Una agevolazione fiscale del 30%, utilizzabile sono in compensazione. Sono 220 i milioni di euro stanziati dal ministero e la procedura è telematica
Il mercato della ristrutturazione trova nuova linfa anche nelle strutture turistiche e alberghiere, grazie al decreto “Cultura ArtBonus”, pubblicato lo scorso mese nella Gazzetta Ufficiale, e dedicato alle strutture esistenti dal 1° gennaio 2012, che dispongano di almeno sette camere.
Si tratta di un credito d’imposta del 30%, fino a un massimo di 200.000 euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, ripartito in tre quote annuali di pari importo e utilizzabile esclusivamente in compensazione. Ovviamente, non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
Di seguito le spese che previste da questo bonus:
– Le ristrutturazioni edilizie (demolizione e ricostruzione), migliore comportamento antisismico, realizzazione e ammodernamento dei servizi igienici e sanitari, frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari (senza però modificare i volumi complessivi), sostituzione di serramenti e delle pavimentazioni.
– Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo..
– L’acquisto di mobili e componenti di arredo, centri di benessere (la quota destinata che però non potrà essere superiore al 10% delle risorse disponibili in un anno).
– Gli interventi di riqualificazione energetica e quelli relativi alla eliminazione delle barriere architettoniche.
Lo stanziamento per queste agevolazioni è di 220 milioni di euro. Le domande vanno presentate al ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con proceduta telematica. Le risorse saranno assegnate secondo l’ordine cronologico di presentazione, dopo verifica dell’ammissibilità della domanda.
(Fonte: edilportale.com)
