Il progetto di Andrea Marcante, fondatore di UdA Architetti, ha voluto rispondere a una richiesta, per certi versi bizzarra, che rispecchia la situazione multi-dimensionale di molte famiglie italiane: concepire uno spazio abitativo capace di accogliere tre generazioni. Un nonno, il papà e le sue figlie hanno voluto ri-organizzare il loro appartamento di 250mq situato in Via Roma nel centro di Torino in modo che potesse rispondere a diverse esigenze.
Per forza di cose quindi, nelle prime fasi del progetto, si è instaurato un forte dialogo con gli abitanti dell’appartamento per fare in modo che le diverse esigenze e i contesti della casa combaciassero alla perfezione. La casa è stata edificata tra il 1935 e il 1937 e nel tempo ha perso tutti gli elementi d’arredo originali. I progettisti hanno avuto campo libero e non sono stati limitati da un ambiente pre-esistente.
Tale possibilità è stata colta sfruttando un’architettura razionalista abbinata ad uno stile di pittura metafisico che sono stati i fili conduttori di tutto il progetto.
Inoltre questi stili non sono stati semplicemente “riproprosti”, ma adeguati al contesto con nuove proporzioni e materiali. Ad esempio nell’ingresso è presente una travatura in gesso che rimanda al tradizionale porticato in cassettoni di Via Roma. Allo stesso modo nella zona pranzo vi sono giochi di prospettiva con distorsioni realizzate tramite carta da parati e stucchi che vogliono essere un omaggio allo stile pittorico di De Chirico. Infine le cornici in gesso presenti nel soffitto hanno lo scopo di definire gli spazi sottostanti in base alle loro funzioni di utilizzo.
I progettisti hanno cercato di tradurre le suggestioni vissute dai pittori nel vivere Torino in concept e soluzioni di arredamento. Per questo motivo sono state utilizzate barre metaliche allo scopo di modificare la percezione visiva dei vari ambienti e telai fatti di mensole in vetro per esaltare i complementi d’arredo come libri e vasi preziosi. Queste mensole hanno anche lo scopo di far passare in secondo piano le zone di servizio.
Il progetto è basato sul continuo contrapporsi di elementi classici e moderni che si amalgamano alla perfezione senza creare contrasti troppo marcati o evidenti. Anche la scelta dei mobili e, in particolare, dei colori segue lo stesso trend con un elaborato mix di colori pastello e colori fluo.
Il risultato finale, senz’altro molto ben riuscito, è una casa capace di rispondere alle diverse esigenze e sensazioni dei diversi abitanti, offrendo spazi aperti per l’incontro e spazi più raccolti per i propri momenti di privacy.
Sembra quasi che lo stesso arredamento della casa suggerisca quali zone dedicare alla convivialità e quali sono invece di esclusiva proprietà del singolo abitante.
