In via transitoria, la durata del Documento Unico di Regolarità Contributiva avrà una durata di 90 giorni, mentre per i lavori pubblici è di 120 giorni. Il Job Act però uniformerà le tempistiche
È quanto emerge dal ministero del Lavoro, con riferimento al decreto legge 69/2013, già convertito in legge 98/2013. In base a questa norma, durante i 120 giorni di validità il Durc potrà essere utilizzato anche per “appalti diversi” da quello per cui è stata fatta la richiesta. Con la stessa norma è stata estesa a 120 giorni anche la validità del Durc nel settore privato (la norma valeva fino al 31 dicembre 2014). La situazione sarà però uniformata (120 giorni per tutti) con il decreto ministeriale previsto dal Job Act, eliminando così le differenze fra settore pubblico e privato. Fino ad allora, comunque, i Durc emessi a partire dal 1 gennaio 2015 hanno una durata di 90 giorni, anche se riportano erroneamente il termine di 120 giorni.
Il decreto renderà possibile la verifica della regolarità contributiva in tempo reale con un’unica interrogazione presso l’Inps, dell’Inail e delle casse Edili, attraverso la comunicazione del codice fiscale del soggetto sul quale effettuare la verifica. Questa interrogazione avrà una durata di 120 giorni.
