Confedilizia è stata ieri ascoltata dalla Camera dei deputati in riferimento alla legge di stabilità. Ma, per protesta, non è stato rilasciato alcun documento
Confedilizia interviene alla Camera dei deputati e, per la prima volta in almeno vent’anni, in segno di protesta, l’Organizzazione storica della proprietà immobiliare non ha depositato in Parlamento un documento illustrativo della propria posizione, né formulato alcuna specifica proposta, perché, ha sottolineato, manca, un pur minimo segnale di attenzione nel settore edile da parte del governo.
Da più di tre anni – continua la nota dell’Organizazione – sugli immobili si è abbattuta un’offensiva fiscale senza precedenti che ha portato i proprietari a versare nel solo 2014 quasi 28 miliardi di imposte, rispetto ai 9 del 2011 e l’Italia continua ad avere una imposizione sul settore quasi doppia rispetto a quella media dei Paesi Ocse (2,2% contro 1,2%). Un carico tributario talmente elevato e dirompente che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi comparto dell’economia. E che, puntualmente, ha provocato la conseguenza che è sotto gli occhi di tutti: abbattimento del valore degli immobili di duemila miliardi, un vero e proprio “furto legalizzato”.
(Fonte: infobuild.it)
