La Freedom Room è un minuscolo spazio di 4 metri x 2,7 che include camera da letto, cucina, armadio, bagno, ripostiglio, un’area lavoro, un soggiorno e addirittura una palestra. La micro abitazione a basso costo è stata progettata con l’aiuto dei detenuti della casa circondariale di Spoleto. Costruito da Cibic Workshop e Comodo (Comunicare Moltiplica Doveri), questo modulo abitativo esplora l’uso dello spazio, il mobilio multifunzionale e il modo in cui le micro abitazioni possono essere reinventate per migliorare il social housing, gli ostelli, gli alloggi temporanei e anche le celle di un carcere.
Cibic Workshop e Comodo hanno dunque collaborato con il carcere di massima sicurezza di Spoleto che dispone al suo interno di una grande falegnameria dove i detenuti costruiscono i mobili per altri istituti penitenziari. L’obiettivo era ottenere indicazioni su come sfruttare al meglio uno spazio di 10,8 metri quadrati e renderlo più vivibile, uno spazio compatto dove efficienza, flessibilità e vivibilità venissero dunque massimizzate.
La rettangolare Freedom Room dispone di due letti lungo una parete con cassetti sopra e sotto. La parete opposta ospita una scrivania con due sedie che funge anche da spazio lavoro/studio e zona pranzo. Appena sopra una credenza serve a conservare beni di prima necessità. Accanto c’è la zona bagno, con due stanze separate per il wc e per il lavandino collegato alla doccia.
I dettagli e la cura sono ciò che fa la differenza; permettono ai residenti, sia che si tratti di una prigione, di un ostello o di un appartamento, di massimizzare lo spazio a disposizione. La Freedom Room ha debuttato in un’esibizione alla Triennale di Milano e rappresenta il miglior esempio di come sviluppare una micro-abitazione con budget limitato.
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