
Con un po’ di buona volontà e lungimiranza è possibile trovare risorse per migliorare la qualità dell’ambiente e salvaguardare la salute. L’esempio della Regione Puglia
L’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro ha recentemente fatto il punto della situazione relativamente al “Piano Amianto”, la cui dismissione è una delle problematiche più urgenti non solo per la Regione Puglia, per tutta Italia. Nicastro che sottolineato che “rendere più semplice il corretto smaltimento dei manufatti in cemento amianto significa in primo luogo combattere lo smaltimento illecito: “È il primo irrinunciabile passo per arginare il problema da un lato e per aumentare la consapevolezza e la cultura della legalità rispetto al tema dall’altro. In questa direzione avevamo indirizzato nell’ottobre scorso una parte dei fondi rivenienti dall’Ecotassa: chiedevamo ai comuni di presentare istanze che, attraverso una partecipazione pubblica e una corretta informazione ai privati, puntassero alla rimozione del cemento amianto sulle proprietà private attraverso società autorizzate e specializzate”.
Come sempre, il problema sono i fondi. Nicastro ha aggiunto: “Gli 870mila Euro dei fondi Ecotassa si sono rilevati insufficienti a soddisfare le richieste che sono giunte dai comuni, così abbiamo individuato ulteriori risorse: il risultato è stato che al primo bando hanno risposto 47 comuni di cui 38 con istanze perfettamente in linea con gli obiettivi per un importo finanziato di quasi 1,9 milioni di Euro. I fondi erogati ai comuni (per un massimo per ciascun comune di 60mila Euro) serviranno uniti a risorse degli enti locali per incentivare le rimozioni dei manufatti, anche piccoli, dalle proprietà private disincentivando le rimozioni abusive”. “Sulla scorta del successo di questa iniziativa – ha concluso – abbiamo individuato ulteriori 2 milioni di Euro, all’interno del “Programma regionale per la tutela dell’Ambiente”, per permettere anche ad altri comuni di attingere ampliando sempre più lo spettro di azione e cercando un sempre più ampio coinvolgimento degli enti locali e dei privati cittadini”. Del problema dell’amianto si parla ormai da diversi anni, molto è stato fatto, ma moltissimo è ancora da fare. Ad di là di quanto possano impegnarsi comuni, province e regioni per incentivare le opere di dismissione, come è nel caso che abbiamo citato qui sopra, per la distribuzione edile organizzata questo settore è molto interessante. Come vuole il nuovo mercato, e come pretende il nuovo cliente, è però necessario poter offrire un servizio tecnico competente.
(Fonte Edilio – Regione Puglia)
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