Tra i trend di decorazione e arredamento spopolati negli ultimi anni si è distinto quello di accostare parquet e piastrelle.
Un abbinamento originale e di grande impatto visivo se realizzato con gusto e se posto nell’ambiente giusto dell’abitazione.
In questo articolo, parleremo di alcune tematiche inerenti all’accostamento di queste due tipologie di pavimentazione:
Procediamo per gradi.
Optare per un accostamento originale tra pavimentazioni è sicuramente una scelta audace che mira a dare agli ambienti della propria abitazione un carattere fresco e unico. Ma funziona in tutte le stanze? Non è detto.
Il tutto dipende da come la tipologia di rivestimento si inserisce nell’atmosfera d’arredo complessiva di ciascun interno e, per estensione, dell’intera dimora.
Sono numerosi gli elementi che concorrono nel successo di un progetto di ristrutturazione domestica, ad esempio:
In un contesto classico o vintage, ad esempio, accostare parquet e piastrelle potrebbe stonare. Di fatto, questo tipo di abbinamento riesce nei contesti di arredamento più moderni e, in particolare, in alcuni ambienti:
A seguire, alcune soluzioni per abbinare al meglio queste due pavimentazioni, al fine di ottenere un risultato finale soddisfacente.
Nelle cucine moderne non avviene più la posa delle piastrelle intera, ma viene limitata unicamente all’angolo cottura, alle pareti circostanti per fungere da paraschizzi e agli spazi meno valorizzati che altrimenti risulterebbero anonimi.
Per ottenere una composizione gradevole all’occhio e soprattutto “en pendant” con i mobili della cucina e della sala da pranzo, consigliamo di selezionare piastrelle in ceramica e, di conseguenza, scegliere un tipo di parquet in accordo cromatico.
In questo modo creerete un continuum di colori tono su tono infondendo una sensazione calda e accogliente in entrambi gli ambienti, siano essi separati da una parete o facenti parte di un ampio open space.
Al contrario, se volete optare per un contrasto d’impatto allora potreste creare un mosaico di piastrelle di due o più colori dalle sfumature energiche (quali verde scuro, nero o antracite) e abbinarle ad un legno per parquet dalle nuance più fredde (come bianco, beige o grigio chiaro).
Generalmente, nell’ambiente bagno le piastrelle sono le vere protagoniste e raramente il pavimento viene rivestito con del parquet. Questo però non significa che non sia possibile creare una composizione azzeccata.
In questo particolare frangente, suggeriamo di selezionare mattonelle e tasselli dalle colorazioni chiare per dare maggiore luminosità agli spazi. Soprattutto nel caso del bagno di servizio che spesso trova posto in pochi metri quadrati.
Si potrebbe pensare di creare una composizione bicromatica di piastrelle lungo le pareti e rivestire il pavimento interamente di parquet.
Oppure, alcune piastrelle in abbinamento con quelle applicate ai muri potrebbero essere posate secondo un disegno geometrico studiato ad hoc attorno a vasca, doccia e sanitari.
Questo perché molto spesso in queste aree sono soliti schizzi e perdite d’acqua, pertanto onde evitare di danneggiare il parquet è consigliabile mirare ad una installazione ibrida di questo tipo.
Nel paragrafo appena concluso, vi abbiamo illustrato alcune soluzioni per abbinare ad hoc parquet e piastrelle. Di per sé, questo, non è un processo semplice poiché richiede molta cura e attenzione.
Per questo motivo, di seguito, abbiamo elencato i 3 principali errori da evitare che si possono commettere quando si opta per una posa di pavimentazioni mix&match.
Nel processo di posa di differenti pavimentazioni è fondamentale tenere conto delle qualità tecniche di queste ultime, in particolar modo del cosiddetto coefficiente di dilatazione termica che varia da materiale a materiale.
Ciò è vero soprattutto nel caso del legno, che tende spesso a dilatarsi e a deformarsi in specifiche condizioni di temperatura e umidità.
Si può ovviare a questo problema andando a rifinire l’unione tra i pavimenti con un raccordo adeguato.
Infatti, per unire il legno alle piastrelle si usa uno specifico bindello, sempre di materiale legnoso, mentre per altri tipi di pavimenti si usano appositi listelli in marmo, legno oppure ottone.
Negli ultimi anni, i pavimenti in gres porcellanato hanno letteralmente spopolato e invaso le case di molte persone. Il motivo di questo successo risiede nella capacità di imitare i materiali naturali come legno, pietra e marmo e, quindi, nelle molteplici finiture e nella versatilità.
Tuttavia, non sempre abbinare il gres al materiale autentico risulta una buona mossa. Di fatto, se messi a confronto, i rivestimenti si riconoscerebbero subito e le differenze sarebbero troppo evidenti. Questo causerebbe tutt’altro che un effetto soddisfacente e bello da vedere.
Sarebbe meglio non accostare parquet con due essenze legnose diverse, poiché dal punto di vista visivo potrebbe creare pesantezza andando a sminuire reciprocamente i materiali scelti.
Questo vale anche per le finiture, i trattamenti e la posa: ad esempio, accostare una piastrella smaltata e lucida ad un parquet grezzo.
Questo potrebbe non sortire l’effetto desiderato: creare un disegno a spina di pesce con i tasselli in legno e abbinarli a mattonelle a mosaico.
Parquet e piastrelle, se accostate in modo adeguato, possono creare composizioni estetiche di grande stile negli ambienti più importanti della casa.
Per non incorrere in pasticci o peggio rovinare gli interni soggetti a ristrutturazione, consigliamo vivamente di chiedere il parere di un esperto, nonché l’intervento di un team specializzato nella posa di pavimentazioni.