Rifare il pavimento di casa è un modo per rinnovare in modo significativo il look degli ambienti domestici. Una piastrella dallo stile e dal disegno retrò conferisce un’aria ricercata e chic al soggiorno e allo studio. Una resina grigia è rappresentativa di un tocco contemporaneo che donerà un aspetto minimale al living. Un pavimento in cotto è un classico che può essere interpretato in chiave rustica e in chiave contemporanea allo stesso tempo, risultando incredibilmente versatile.
Storia a sé fa il parquet. Questa soluzione ha un carattere e una presenza fortissima e non perde mai il suo fascino. Se scegliamo di trattarlo con una finitura base solvente o una finitura base acqua, poi, il suo effetto varierà offrendo agli abitanti e agli ospiti della casa sensazioni più o meno contemporanee o tradizionali. Se vogliamo, infine, avere un prodotto dal gusto esotico e ricercato, è il caso che consideriamo la scelta del parquet teak, un’essenza dalle caratteristiche estetiche e meccaniche notevoli.
Ci siamo trovati già a parlare del parquet poiché è un prodotto molto amato per la sua eleganza e il suo calore intrinseco. Tempo addietro abbiamo infatti introdotto “Il parquet laminato: la soluzione ideale per chi non vuole rinunciare al calore del legno”.
La produzione dei listoni di parquet avviene tramite la sovrapposizione di più strati di legno incrociati a 90 gradi fra loro. Con questo accorgimento il prodotto finale si comporterà bene in tutte le direzioni sia da un punto di vista meccanico sia sotto il profilo delle deformazioni, assestamenti e dilatazioni.
Normalmente il parquet presente sul mercato è prodotto in rovere europeo, un’essenza che occupa buona parte del mercato per le sue caratteristiche che la rendono più che idonea allo scopo.
Tuttavia, anche il teak è un’ottima pianta e bene si addice alla produzione di parquet.
Esso rappresenta un’essenza particolare e quasi unica rispetto alle altre.
Deriva della pianta Tectona grandis, una specie tipica dell’Africa tropicale sudorientale e di alcune zone dell’Asia. Presenta capacità meccaniche notevoli fra le quali:
Per questo motivo, viene spesso impiegato anche nella realizzazione di pavimentazioni esterne e nella costruzione di navi.
Inoltre, la resa estetica prevede l’ottenimento di un colore caldo ed esotico, che varia fra il cioccolato e il caffè, e che non potrà lasciarvi indifferente.
Su questo punto è importante fare un po’ di chiarezza.
Il laminato è un prodotto in cui la superficie estradossale della doga, quella calpestabile per intendersi, non è in legno, poiché rivestita da un overlay. Tale superficie è posta su di una struttura spesso in composta sì in legno, ma inteso come semplice supporto. E infatti si tratta di fibra di legno composta. Possiamo casomai avere un parquet laminato in cui lo strato di overlay vuole simulare l’effetto del teak.
Per capirsi, il parquet massello autentico presenta uno strato di legno massello in superficie, e quindi per questo può graffiarsi e subire urti richiedendo cicli di manutenzione con levigatrice e lucidatrice una volta ogni 5-10 o 15 anni a seconda dell’uso che ne facciamo nella vita quotidiana. Quindi è chiaro che il massello ha un effetto estetico e materico impagabile, ma ci impone una maggiore cura rispetto ad un laminato, che però ha come difetto la scarsa durabilità nel tempo.
Infine, diamo uno sguardo come sempre ai prezzi di massima del teak. Innanzitutto diciamo che esistono varie classi di qualità per il legno, come di seguito esposte:
Questa classificazione avviene grazie alla valutazione di quanti difetti, come nodi e fessure, affliggono le tavole di parquet.
Inoltre è fondamentale tenere a mente l’andamento del mercato: all’interno dello stesso anno si verificano fluttuazioni in grado di generare notevoli variazioni di prezzo.
Quindi, considerato che il teak è in effetti un legno di importazione, pregiato e quindi costoso, vi forniamo alcuni range di riferimento per orientarvi:
Considerate infine che è da aggiungere il montaggio, che viene a costare circa 10-22 euro a metro quadrato.