Ristrutturare casa, come utilizzare gli incentivi

23/02/14

ecobonus

Una pratica guida per sapere come richiedere le detrazioni derivanti dagli ecobonus dopo che abbiamo richiesto un prestito per ristrutturare

Iniziare dei lavori di ristrutturazione per la nostra casa è un passo importante, soprattutto dal punto di vista economico. Spesso per molti consumatori è indispensabile richiedere un prestito, alle banche o alle varie società di finanziamenti, perché i costi da affrontare sono troppo alti per il proprio budget familiare. L’obiettivo rimane sempre il risparmio, ecco che allora il governo per incentivare la ripresa del settore edilizio ha emesso gli ecobonus, delle detrazioni specifiche per chi effettua dei lavori di ristrutturazione o di miglioramento dei consumi di energia della casa. Si tratta di detrazioni che arrivano fino al 50-65% e per essere fruite dal consumatore deve essere necessariamente indicata nel modello di dichiarazione dei redditi, il famoso 730. Gli ecobonus sono nati nel 2012 e sono stati prorogati in questi ultimi due anni dato il gran numero di richieste che sono arrivate all’Agenzia delle Entrate.

Per ottenere gli sgravi fiscali vanno indicate le spese sostenute nell’anno 2013 o negli anni precedenti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e in particolare quelle relative alla ristrutturazione di immobili o all’acquisto o l’assegnazione di immobili facenti parte di edifici ristrutturati. In particolare, dovranno essere compilati con attenzione i righi da E41 a E44. Qui poi vanno indicati gli anni per ogni unità immobiliare oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Ancora, nella colonna “anno” va indicata proprio quando sono state sostenute le spese. La colonna 2 “2006 o 2012 o 2013-antisismico” va compilata solo se le spese sono state sostenute nel 2006 o nel 2012 oppure nel 2013 nel caso di interventi relativi all’adozione di misure antisismiche. Nella colonna 3 “Codice fiscale” va indicato il codice fiscale del beneficiario e in caso di lavori su parti comuni condominiali va indicato il codice fiscale del condominio.

La colonna 4 “Interventi particolari” infine è da compilare solo per edifici ristutturati o internventi sui boschi. Le colonne 5, 6 e 7 “Situazioni particolari” poi devono essere compilate solo nel caso avessimo ereditato, acquistato o ricevuto in donazione l’immobile nel 2013 (codice 4 in colonna 5) e se si hanno più di 75 anni di età. Ricordiamo anche a cosa servono gli ecobonus. Questi sono validi per: interventi di manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali; interventi di restauro e risanamento conservativo; interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi. Ancora, potremo avere detrazioni per interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, contenimento dell’inquinamento acustico, adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici, esecuzione di opere interne; interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune.

Veniamo alla definizione della persona che può ricevere i soldi derivanti dagli ecobonus: per esempio chi possiede o detiene l’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi di recupero edilizio sulla base di un titolo idoneo (ad esempio proprietà, altro diritto reale, concessione demaniale, locazione o comodato), così come anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché abbia sostenuto le spese e le fatture e i bonifici risultino a suo nome. Infine, alcune precisazioni di tempistiche: si tratta di rimborsi al 50% per le spese sostenute nell’anno 2013 e per le spese sostenute dal 26 giugno al 31 dicembre 2012, prorogata prima al 2013 e poi dall’ultima legge di stabilità al 31 dicembre 2014; 41 per le spese sostenute nel 2006 relative a fatture emesse dal 1° gennaio al 30 settembre 2006; 36% per le spese sostenute dal 2004 al 2005, oppure nel 2006 per fatture emesse dal 1° ottobre 2006 o in data antecedente al 1° gennaio 2006e infine dal 2007 al 2011 e dal 1° gennaio al 25 giugno 2012.

I rimborsi vengono ripartiti in 10 rate di pari importo da chi presta l’assistenza fiscale. La spesa su cui applicare la percentuale non può superare il limite di 48 mila euro per le spese sostenute dal 2003 al 25 giugno 2012; 96.000 euro per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013, prorogata fino a tutto questo anno.

 

(Fonte: Infobuilenergia.it – a cura di Cecilia Mussi)

Siamo a tua 
disposizione
Materiali, prodotti, soluzioni, consigli, progettisti, architetti, Showroom, per qualsiasi esigenza troveremo una soluzione su misura per te.
TROVA IL TUO PUNTO VENDITA
Entra
in MADE
Gruppo Made offre la migliore proposta di strumenti e servizi orientati all’incremento dell’efficienza delle aziende della distribuzione edile.
SCOPRI DI PIÙ

newsletter

ISCRIVITI
MADE è il gruppo per l’edilizia italiana, punto di riferimento unico 
per tutto quello che stai cercando per costruire casa.
© 2022 Made Italia S.p.a. P.IVA e CF 07793980967 • REA: MI - 1982170 • Capitale Sociale € 725.000 I.V. - Privacy Policy - Cookie Policy - Cookie Preference
usersarrow-right linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram