Rapporto UNICMI, una finestra sulla crescita

05/03/19

Rapporto UNICMI, una finestra sulla crescita

 

I risultati, i trend, le prospettive per il mercato dei serramenti, sempre più presente nella distribuzione edile particolarmente orientata al cliente privato

Al di là dei dati generali di mercato che sono già stati recentemente e dolorosamente analizzati dalla Congiunturale dell’Ance, esistono nel macrocosmo dell’edilizia comparti molto diversi che seguono logiche di mercato tutte loro, e che quindi possono manifestare segnali di crescita in un contesto generale più o meno fermo. È il caso del settore dei serramenti che, come è possibile leggere qui sotto, seguendo un po’ il trend della ristrutturazione (che comunque nel 2018 non è particolarmente esplosa) mantiene i suoi livelli di crescita.

Il Rapporto Unicmi, da cui sono tratte queste note, oltre a fornire i dati di settore, cerca di anticipare il futuro prossimo venturo anche per quanto riguarda i trend di mercato. Ne abbiamo estrapolato alcuni passaggi.

Gli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici hanno contribuito anche nel 2018 a sostenere in modo significativo la domanda di serramenti. Nell’ultimo anno, le vendite di finestre realizzate grazie agli incentivi hanno un valore che supera 1,6 miliardi e che, secondo le proiezioni, dovrebbe essere confermato nel 2019. Gli incentivi fiscali determinano il 39% della domanda totale di serramenti in alluminio per un controvalore superiore ai 580 milioni. A questo dato è forse ancora più importante aggiungere l’aumento significativo della redditività commerciale. I serramentisti registrano valori di redditività tipici del periodo ante crisi con un Ros del 5,3%, dato che secondo il rapporto permette di affermare che, potenzialmente, siamo all’inizio di una fase positiva. Anche i costruttori di facciate migliorano leggermente le performance reddituali con un Ros del 2,7%, in miglioramento rispetto ai tre anni precedenti.

Per quanto riguarda porte e finestre, lo scorso anno ha confermato una moderata ripresa della domanda di serramenti e facciate. La domanda complessiva ha superato i 4,5 miliardi, di cui 2,8 miliardi nel segmento residenziale e 1,7 miliardi nel segmento non residenziale. Entrambi i segmenti di mercato hanno ricominciato a crescere dal 2016 e per il 2019 si prevede un ulteriore lieve crescita che porterà la domanda totale di serramenti a circa 4,8 miliardi di euro. Dal punto di vista delle unità vendute è emersa una stabilizzazione del numero di finestre per il segmento del residenziale rinnovo, mentre una diminuzione per il segmento del residenziale nuovo. E per il 2019 si prevede una lieve diminuzione nel segmento del nuovo, per via della contrazione degli investimenti nelle nuove costruzioni residenziali, e un lieve aumento per il segmento del rinnovo. Nello specifico, sono cresciuti di più i serramenti in materiale plastico, passando da una quota di mercato del 16% al 31% del 2018. C’è anche da considerare che la diminuzione dei prezzi è stata alimentata in questi anni anche dalle importazioni di prodotti in Pvc provenienti da Paesi a basso costo. Le importazioni sono passate in meno di dieci anni da 37 a poco meno di 100 milioni di euro, anche se il 2018 ha visto una lieve contrazione delle importazioni.

Dal 2014 c’è stata un’inversione di tendenza nel mercato dei serramenti metallici. Il 2015, infatti, è stato l’anno di ripresa, che continua anche nel triennio 2016-2018, ma con tassi molto moderati, non sufficienti a recuperare quel miliardo di euro di fatturato perduto nel periodo di crisi. Nel 2018 la crescita del mercato è stata del 3,5%, le prospettive per il 2019 sono moderatamente positive, ma con un trend di crescita che tenderà a rallentare per l’assenza della spinta propulsiva che avrebbe potuto dare il segmento delle nuove costruzioni residenziali. E questo in un mercato dove le aziende serramentiste relativamente strutturate sono circa 250 con ricavi medi di 3 milioni.

Per quanto riguarda le facciate continue, dal 2014 il mercato italiano ha ripreso a crescere per via di una serie di lavori di grandi dimensioni, prevalentemente localizzati nelle aree metropolitane di Milano e di Roma. La crescita nel 2018 è stata significativa e ha raggiunto il 4,5%, questo dato dovrebbe essere confermato anche nel 2019 per effetto dell’avanzamento dei cantieri iniziati nel 2018. I costruttori di facciate continue sono aziende di medie e grandi dimensioni (16 milioni di ricavi medi, circa 40 aziende) che adottano un modello di business specializzato e realizzano oltre l’80% dei ricavi con le facciate continue.

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