L’edilizia sanitaria va ad aggiungersi a capitoli di spesa già previsti dalla Legge di Bilancio 2016
La Legge di Bilancio 2018 prevede importanti stanziamenti per almeno tre grandi gruppi di attività legati al nostro settore: infrastrutture, antisismica, periferie e rigenerazione urbana cui, a titolo di novità, viene inserita anche l’edilizia sanitaria.
La nuova Legge di Bilancio aumenta in modo decisamente sensibile questi stanziamenti, quasi raddoppiandoli, e portando quindi il totale a 86 miliardi, fino al 2033. Ai 46 milirdi stabiliti lo scorso anno, ne vengono aggiunti quindi altri 40. I capitoli di spesa rimangono quelli previsti nel 2016 (trasporti e viabilità, mobilità sostenibile e sicurezza stradale, infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere fognatura e depurazione, ricerca, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche) cui come detto viene inserita anche l’edilizia sanitaria.
Premesso che paventare miliardi non è difficile, e vedremo come andrà a finire, rimangono comunque da sottolineare, una volta di più, due aspetti cruciali: il primo è l’attenzione verso il recupero nella sua più ampia accezione; il secondo è che l’housing sociale e le politiche per le nuove costruzioni continuano a rimanere al palo.