È in arrivo un accordo di intenzioni fra ordini professionali e rappresentanti del mondo del lavoro per promuovere azioni comuni a favore della riqualificazione urbana sostenibile. L’edilizia mantiene il suo trend negativo, quindi le proviamo tutte
Da un lato la profonda e incessante crisi del settore delle costruzioni e, dall’altro, lo stato di degrado delle città e dei territori – sta di fatto che si modificano gli approcci non solo nelle politiche urbane ma anche nel sistema delle alleanze. La conferma viene dalla firma di un protocollo d’intesa sulla rigenerazione urbana sostenibile che vede protagonisti gli architetti – con l’Ordine di Roma e il Consiglio nazionale – e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, che firmeranno mercoledì 26 marzo a Roma, alla Casa dell’Architettura, il Protocollo d’intesa per la promozione di attività per la riqualificazione, rigenerazione e l’efficienza energetica delle trasformazioni urbane ed edilizie.
Dagli ultimi dati diffusi dal Cresme, in Italia si costruisce sempre meno ma si recupera sempre di più l’esistente: nel 2013 si sono investiti solo 51 miliardi di euro in nuove costruzioni e ben 115 per il recupero, tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Ed ancora: gli investimenti in nuova edilizia residenziale sono crollati del 58,7%; il peso dell’attività di manutenzione e recupero del patrimonio esistente – sul totale del valore della produzione – è cresciuto di oltre 11 punti percentuali.
(Fonte: Infobuild.it)