Prestiti per il fotovoltaico alle imprese, arriva il fondo da 2,5 miliardi

16/03/14

prestiti alle imprese

Dal 31 marzo 2014 sarà possibile richiedere l’accesso al prestito agevolato per l’installazione del fotovoltaico o per il miglioramento dei macchinari

Investire in tempi di crisi o puntare su una maggiore efficienza energetica della propria azienda può essere impossibile per chi non riesce a trovare un prestito conveniente. Inutile aggiungere che spesso le banche non si assumono il rischio di finanziare le piccole e medie imprese.

Tali finanziamenti potranno essere usati per acquistare nuovi macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature di fabbrica a uso produttivo, investimenti in hardware, software e tecnologie digitali, oltre che per migliorare efficienza energetica, installando un impianto fotovoltaico.

Si potranno richiedere alle banche dai 20mila ai 2 milioni di euro, per un totale stanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti di 2,5 miliardi di euro.

I prestiti potranno essere richiesti dal 31 marzo 2014 presso gli istituti di credito che hanno aderito al Plafond fornito alle imprese dalla Cassa Depositi e Prestiti, dal ministero dello Sviluppo Economico e dall’Abi (Associazione bancaria italiana) per le tipologie di investimenti elencati sopra.

Per quanto riguarda il fotovoltaico, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che l’installazione dell’impianto deve risultare «funzionale allo svolgimento dell’attività d’impresa laddove rientri nel concetto di impianti». Infatti, la norma principe per accedere al Plafond resta che il prestito sia finalizzato al rilancio materiale o energetico degli strumenti usati dall’impresa per lavorare. La normativa prevede l’erogazione del finanziamento solo alle aziende classificate come micro, piccola e media dimensione. Inoltre essa dovrà avere sede stabile in Italia e deve risultare regolarmente iscritta al relativo registro delle imprese.

Per coloro che siano interessati a saper a quanto potrebbe ammontare il prestito finalizzato, è possibile fare il calcolo tramite un modulo messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico. Il contributo, in ogni caso, dovrà essere restituito attraverso un piano di rimborso all’istituto di credito erogante in rate semestrali per una durata totale di 5 anni. Infine, il prestito dovrà essere concesso a un tasso del 2,75%.

Altre clausole potrebbero però inficiare la possibilità di ricevere il prestito: è necessario infatti che l’impresa non risulti posta sotto procedura di liquidazione volontaria o sotto procedimenti concorsuali. In più, proprio per garantire la solidità di bilancio delle aziende richiedenti, non potranno essere erogati fondi dal Plafond a quelle aziende che non hanno restituito aiuti economici considerati incompatibili dalla Commissione europea. Potranno invece accedere al prestito agevolato tutte le società micro, piccole e medie in difficoltà individuate dal regolamento GBER.

(Fonte: infobuilenergia.it/ a cura di Marco Zaninelli)

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