Un piano per ottimizzare il rapporto tra costi e benefici delle azioni di sobrietà dei consumi energetici, espressamente legato agli interventi di manutenzione straordinaria. Una nuova opportunità per la distribuzione edile
Io, dice lo stato, il bonus te lo do, ma tu devi anche raggiungere determinati livelli di efficienza energetica. Ciò esplicita il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima che il nostro governo ha inviato a Bruxelles, un piano che prevede le energie rinnovabili al 30% entro il 2030.
La possibilità che l’efficientamento energetico debba seguire di pari passo le ristrutturazioni edilizie tradizionali modifica nella sostanza anche l’offerta che la distribuzione edile deve imparare a offrire ai propri clienti, soprattutto nei casi in cui viene offerto all’interlocutore un servizio “chiavi in mano”.
Non sono ancora stati definiti, per il momento, le percentuali di incidenza degli interventi di miglioramento sui consumi energetici rispetto al resto della ristrutturazione. viene comunque chiarito che sotto i riflettori ci saranno gli standard minimi da raggiungere, interventi per scoraggiare l’acquisto di case ad alta dispersione o in alta classe energivora, un maggior utilizzo della domotica per i controlli, incentivi per l’introduzione delle fonti rinnovabili.
Tutto lascia quindi supporre che proporre al cliente una ristrutturazione che tenga in considerazione anche questi aspetti genererà un indubbio vantaggio competitivo anche in sede di offerta.