Il valore del patrimonio abitativo esistente non accenna a diminuire, e anche la richiesta dei mutui è in leggera flessione. Non si placano quindi i sintomi di incertezza
Il mercato immobiliare, così importante anche per la distribuzione edile, offre dati che confermano il trend degli ultimi anni. Innanzitutto, c’è una lieve inversione di tendenza sul prezzo delle abitazioni, che è iniziato a salire (+0,1%), ma solo per quanto riguarda le nuove costruzioni – che dovrebbero vantare una migliore classe di efficienza energetica – mentre l’esistente nel 2017 ha fato registrare un ulteriore calo dei prezzi di acquisto (-0,4% rispetto al 2016, quando questo anno aveva già subito una flessione dello 0,8% rispetto al 2015.
Parallelamente, l’andamento delle richieste di mutui nel quarto trimestre 2017, seppur sempre consistente (12,380 miliardi) è in flessione dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2016. È pur sempre un mercato in ripresa, rispetto agli anni della crisi, ma la diminuzione dei prezzi delle abitazioni, in media, non accenna a fermarsi definitivamente, come era sembrato leggendo i numeri di qualche mese fa.