Incentivi, un altro aggiornamento

25/10/18

Incentivi, un altro aggiornamento 

L’erario ha di che essere soddisfatto delle previsioni di spesa (e quindi di recupero Iva, Irpef, eccetera) relativamente alle agevolazioni fiscali, prorogate dalla Legge di Bilancio anche per il prossimo anno

Gli incentivi fiscali sulla casa hanno vissuto momenti difficili durante il dibattimento in ambito Legge di Bilancio. Un giorno era sereno, il giorno dopo diluviava, e così via a rotazione per un paio di mesi.

A bocce più o meno ferme, sono iniziate a partire le stime sugli effetti delle varie proroghe che, nel prossimo anno, dovrebbero portare lavoro per un controvalore di circa 19,5 miliardi, così almeno viene indicato del disegno della legge di Bilancio 2019. Il condizionale è dettato dal fatto che la legge deve ancora seguire il suo iter ed essere quindi approvata entro fine anno.

Di questi 19,5 miliardi, sempre secondo le stime, circa 3 miliardi arriveranno grazie alle agevolazioni, e forse la cifra è riduttiva, in considerazione del fatto che gli incentivi rappresentano un vero e proprio motore degli interventi. In ogni caso, questa misura costerà 378,4 milioni di euro all’anno in termini di minor gettito Irpef, ma considerando l’Iva e le imposte pagate a seguito degli interventi si stima un incremento di gettito pari a 66,5 milioni di IVA e di 202,2 milioni di Irpef, Ires e Irap.

Anche l’ecobonus è chiamato a dare il suo contributo: per il 2019, la spesa annua complessiva per infissi sui singoli immobili dovrebbe essere pari a 1,4 miliardi di euro: per le schermature solari pari a 155 milioni di euro e per le caldaie a biomassa pari a 47 milioni di euro. Secondo il Governo, l’Ecobonus darà impulso ad interventi per 4,2 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi relativi alle spese per le quali si può fruire della detrazione al 50% e 2,6 miliardi relativi alle spese per le quali si può fruire della detrazione al 65%. A questi dati si devono aggiungere i proventi derivanti dagli interventi di ristrutturazione promossi dagli Istituti autonomi case popolari che dovrebbero spendere complessivamente 150 milioni di euro di cui la metà, quindi 75 milioni, per effetto delle detrazioni fiscali. Per gli interventi realizzati nel 2019 grazie agli incentivi, lo Stato potrà incamerare 1,7 milioni di euro di IVA e 5,1 milioni di euro di Irpef/Ires/Irap.

Per quanto riguarda il bonus mobili, si prevede una spesa di circa 1,7 miliardi di euro. Per il “bonus verde” si prevede una spesa di 1,2 miliardi, metà dei quali “provocati” dagli incentivi. Anche in questi ultimi casi, l’erario dovrebbe gongolare. Nonostante i dati sopra espressi, continua a rimanere incomprensibile il tentennamento di fronte alla possibilità di rendere strutturali queste agevolazioni. Ma chissà, prima o poi la capiranno.

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