Si apre un confronto propositivo e permanente fra banche e il mondo delle imprese di costruzione. Fra le finalità, incoraggiare e sostenere lo sviluppo
Il “non” ruolo giocato dalle banche in tempi passati, quando l’accesso al credito era un miraggio, a causa delle severe indicazioni di “Basilea” e della sua infausta numerazione, in ossequio al detto “chiudere la stalla quando i buoi se ne sono andati” aveva creato non pochi problemi al settore delle costruzioni, e non solo.
All’allegra concessione di crediti era infatti seguito un periodo di contrazione che aveva messo in ginocchio più di un’azienda, ma quando si parla di soldi ogni abbozzo di discorso etico è pura retorica.
Diventa quindi significativa la notizia dell’accordo fra l’Ance e l’Abi (l’Associazione bancaria italiana) che hanno deciso di aprire un tavolo permanente di dialogo per supportare le strategie di sviluppo economico e finanziario del settore delle costruzioni.
Un obiettivo è anche quello di individuare modalità innovative per la valorizzazione degli immobili di proprietà delle banche o a garanzia dei crediti deteriorati delle stesse, nonché dei rapporti creditizi, per migliorare la comunicazione tra banche e imprese. Più in generale, si dovrebbero migliorare i rapporti fra banche e imprese nell’ottica dell’accesso al credito.