Ancora sulla sicurezza nei cantieri

11/02/18

Ancora sulla sicurezza nei cantieri

Nei cantieri della ricostruzione, e speriamo presto anche nei cantieri in generale, si firma un protocollo per garantire trasparenza e correttezza

Innovazione di progetto e di sistema, scelta dei materiali e delle tecniche costruttive… possiamo mettere tanti argomenti nel paniere del ben costruire, ma alla fine ci si perde in argomenti altrettanto importanti come, per esempio, la sicurezza nei cantieri e, in senso più lato, il rispetto della legalità che non è solo una questione finanziaria, ma anche tutela di chi nei cantieri ci lavora.

Diventa quindi interessante per tutti, dalla produzione, dalla distribuzione, dalla progettazione alle maestranze specializzate, la firma del protocollo d’intesa fra la presidenza del Consiglio, il commissario straordinario per la Ricostruzione e i principali rappresentanti delle categorie produttive e sociali, per la tutela della sicurezza e per tentare di evitare la corruzione nelle aree della ricostruzione in Centro Italia. Per chiarire, senza Durc le imprese non potranno operare, sia negli appalti pubblici che in quelli provati. Quindi si tenta di arginare il sommerso, la concorrenza sleale; si cerca in sostanza di tutelare le imprese che pagano regolarmente i contributi ai propri collaboratori, rispetto a concorrenti meno virtuosi. Sono anche state approntate tabelle sul costo del lavoro e dei materiali.

Rimarrà probabilmente da risolvere, come sempre, il problema dei controlli, ma un po’ di fiducia ogni tanto bisogna regalarla.

Maggiore sicurezza nei cantieri. È l’obiettivo di un protocollo d’intesa firmato a Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio, tra il commissario straordinario per la Ricostruzione Paola De Micheli e i presidenti delle quattro regioni del centro Italia colpiti dai terremoti del 2016, i vice commissari e le principali rappresentanze delle categorie produttive e sociali. L’accordo si prefigge di rafforzare e intensificare le misure a tutela della sicurezza e del rispetto della legalità nei cantieri della ricostruzione. Secondo De il Documento unico di regolarità contributiva (Durc), è il frutto di «un grande lavoro di ascolto e di dialogo tra la Struttura commissariale, gli enti pubblici e le parti sociali e conferma la volontà di garantire sicurezza su tutta la filiera della ricostruzione: il Durc, infatti, pone al centro i professionisti e i lavoratori impegnati nei cantieri della ricostruzione, tutelandone la sicurezza contro i rischi e i pericoli di eventuali illegalità, attestando la regolarità delle imprese riguardo tutti gli adempimenti Inps, Inail e Cassa Edile». La mancanza del Documento, viene sottolineato, impedisce alle imprese di operare in edilizia, sia negli appalti pubblici che privati. Diversi gli obiettivi del documento: contrastare il lavoro sommerso e irregolare, evitare la concorrenza sleale impedendo qualunque vantaggio alle imprese non in regola, controllare i cantieri, garantire la certezza del pagamento dei contributi ai lavoratori. Del Durc, infine, faranno parte le tabelle sul costo del lavoro e il prezzario dei materiali e sarà recepito da un’ordinanza che verrà pubblicata a breve.

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