Semplificazione delle norme urbanistiche per promuovere le operazioni di demolizione e ricostruzione, riduzione del carico fiscale, e proroga delle detrazioni Irpef per chi acquista in classe A o B
Il settore delle costruzioni continua ad avere bisogno di incentivi, ma anche di semplificazione burocratica. È un problema vecchio come il settore stesso, e molti lavori possibili, e spesso anche auspicabili, si vanno sovente a incagliare fra gli scogli della burocrazia, così come nei meandri di una fiscalità che spaventerebbe chiunque.
L’Ance, a margine del Convegno “Verso il futuro. Idee e strategie per governare il cambiamento” che si è svolto a Milano lo scorso 16 giugno, ha lanciato un programma di proposte che vuole promuovere la riqualificazione delle città, rendendo convenienti le operazioni di demolizione e ricostruzione di edifici obsoleti e fatiscenti, estendendo e prorogando gli incentivi per l’efficienza energetica e detassando i capitali privati delle imprese che investono nello sviluppo delle città. Parola d’ordine: semplificazione delle norme urbanistiche e “fiscalità di vantaggio”, per un investimento complessivo di 400 milioni di euro.
In sostanza, il mercato ha bisogno di fiducia, e questa fiducia può nascere solo attraverso iniziative di più lungo respiro. E comunque, ha sottolineato il presidente De Albertis, “non è accettabile che passino 4-5 anni dal momento in cui si decide di fare un’opera a quando si sceglie l’impresa che deve realizzarla”