Si è investito parecchio ma il mercato rimane interessante, soprattutto gli obiettivi sono ancora abbastanza lontani, ma raggiungibili. Gli inventivi ci sono, ma non tutti li conscono
Di efficienza energetica si è parlato e si parla molto, e forse la distribuzione non ha saputo cavalcare l’onda di questo mercato, idealmente apparentato all’impiantistica, in realtà strumento per raccogliere opportunità di ristrutturazione.
Il 5° Rapporto sull’efficienza energetica presentato da Enea al ministero dello Sviluppo Economico parla di 28 miliardi di euro investiti dalle famiglie italiane nel periodo 2007/ 2015 (quindi gli anni centrali della crisi). Con questi soldi sono stati realizzati 2,5 milioni di interventi e hanno trovato un posto di lavoro circa 50.000 individui. Ancora, grazie alla riduzione dei consumi e al calo delle importazioni di energia sono stati risparmiati 3 miliardi di euro, e l’aria che respiriamo si è risparmiata 26 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Gli investimenti salgono e scendono e il termometro sono le agevolazioni fiscali, eco bonus e certificati bianchi. Il fatto è che, fatti 100 gli obiettivi del 2020, abbiamo raggiunto solo il 32%. Il mercato si mantiene interessante.