Fra i temi più interessanti dell’appena trascorso “Made Day” i dati relativi ai pagamenti del nostro settore. I quattro mesi (e più) sono ormai diventati la norma
Fra i vari, interessanti argomenti che hanno caratterizzato il “Made Day” di Bologna dello scorso 28 settembre, le indicazioni sulla “congiuntura” dei pagamenti nel nostro settore sono state decisamente rivelatrici della condizione di fragilità in cui i protagonisti del comparto devono operare.
Mediamente, infatti, la distribuzione edile salda i debiti con i fornitori dopo 137, peggiorando così i termini che, per esempio nel 2007, erano di 127 giorni, sempre mediamente.
Occorre naturalmente considerare che le rivendite incassano i loro crediti a 126 giorni e, sempre per rimanere nel nostro esempio, nel 2007 venivano saldate entro 110.
Qualcuno potrebbe sostenere, non senza ragione, che si tratta di un mercato davvero poco virtuoso sull’argomento. Ma se confrontiamo queste scadenze con quelle della Pubblica amministrazione, dello stato, tanto per intenderci, rivenditori e imprese diventano un modello di virtù, visto che sono arrivati anche a pagare dopo due anni.
Le cose stanno un po’ migliorando, ma la famosa “boutade” sulle scadenze che, sempre secondo chi ci governa, non dovevano essere superiori ai 30 giorni, o già di lì, non smette di far sorridere.