Una recente ricerca illustra senza pietà che oltre la metà del tempo per la realizzazione di un’opera pubblica medio- grande viene assorbito dalla burocrazia
Fra le iniziative di cui il nuovo pare non si stia preoccupando, mentre invece dovrebbe essere una priorità, c’è il problema della Pubblica amministrazione, una sciagura trasversale che, come sappiamo, è fra le principali cause della mancata crescita non tanto della congiuntura edilizia (ovviamente sì), ma di quella dell’intero paese, dove la Pa è in qualche modo fra i piedi.
Una ricerca di qualche tempo fa, tanto per far capire come la “variabile tempo” non sia compresa nella sua reale importanza, racconta che per la realizzazione di un’opera pubblica medio- grande occorrono mediamente 15 anni.
L’assurdo è che solo il 45,7% di questo tempo è rappresentato dal cantiere, mentre il resto è solo inutile burocrazia. Significa che di questi 15 anni, 8 sono trascorsi a passar carte e a cercare qualcuno che firmi documenti che, comunque, avranno una responsabilità diciamo incerta. Lo stanno dimostrando le indagini sul recente dramma di Genova. Lo dimostrano ogni giorno i cantieri fermi o bloccati. Un settore delle costruzioni che dovesse casualmente funzionare, porterebbe un paio di punti di PIL in più. Ma probabilmente tutto questo interessa poco, non fa audience.