Una recente audizione dell’Ance presso la Commissione del Senato ha evidenziato una situazione a dir poco imbarazzante per quanto attiene alle fasi della ricostruzione nelle zone teremotate
Per dare un’idea della situazione relativa alla ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto, più precisamente nella provincia di Macerata (che è stata una delle zone più interessate dal sisma), e per sottolineare come la burocrazia e le lungaggini di varia natura siano sempre particolarmente attive, ai primi dieci giorni di maggio risultavano presentate all’Ufficio Speciale per la Ristrutturazione, e sottolineiamo “Speciale”, 1.726 pratiche, relative perlopiù a danni di lieve entità (1.639), mentre 65 erano relative a danni gravi.
Ebbene, di queste 1.639 pratiche, solo 296 hanno ottenuto il decreto di concessione del contributo, ovvero il 18% del totale (dei danni lievi). Il dato arriva dall’Ance che ha recentemente presentato la situazione alla Commissione Speciale del Senato. Qui son tutti “speciali”, ma “l’eccessiva complessità delle procedure”, ha sottolineato l’Associazione Nazionale dei Costruttori, “ha creato incertezze e allungamento dei tempi di istruttoria”.