Dopo dieci anni, si continuano a fare i conti con la svalutazione degli immobili. Si salvano, per modo di dire, solo alcune grandi città
Forse qualcuno avrà rimosso il ricordo della fragorosa bolla immobiliare, una delle principali cause della crisi iniziata una decina di anni fa. Non se la sono però scordata i proprietari di case che negli ultimi dieci anni hanno assistito impotenti a una perdita media del valore degli immobili di circa il 40%.
Neppure il fatto che grandi città come Firenze, Milano, Palermo, Roma e Verona abbiano in parte limitato (non di molto) la perdita di valore può consolare, perché per esempio Genova lamenta un -53,3%, e con lei tante altre più o meno su questi livelli di negatività. Le abitazioni di Milano hanno perso mediamente “solo” il 26,3% del loro valore, e i centri storici più famosi e prestigiosi un po’ hanno tenuto.
Come sappiamo, la perdita di valore degli immobili ha permesso al mercato di ritrovare una sua vivacità, con un trend di crescita delle transazioni costante negli ultimi 3, 4 anni. Con i dovuti ringraziamenti dal mercato della ristrutturazione.